Alla caserma Salomone, conferenza su lavoratori esposti a radiazioni non ionizzanti

Domenica scorsa, presso l’aula intitolata al “Generale Ugo DE CAROLIS” della Caserma “Oreste SALOMONE” di Capua, il Colonnello Co. Ing. Marco ORSINI ed il Funzionario Tecnico Luca PASTACALDI, provenienti dal Centro Interforze Studi Applicazioni Militari in Pisa, hanno tenuto una conferenza informativa sul tema “Misure e valutazioni per la sicurezza dei lavoratori da esposizioni da radiazioni non ionizzanti” (NIR). L’iniziativa, rivolta al personale Militare e Civile del Quadro Permanente ed  ai frequentatori di corso VFP-1 del 1° blocco 2011, appartenenti ai due Reggimenti Addestramento Volontari 17° “Acqui” e 47° “Ferrara”, dislocati nella Caserma “O. SALOMONE”, ha avuto lo scopo di sensibilizzare ed informare sui vari aspetti della salute generale, con particolare riferimento alla prevenzione sul rischio derivante dall’esposizione del personale ai campi magnetici. La conferenza è stata finalizzata a fornire ai partecipanti tutti gli elementi per una più ampia ed aggiornata formazione del personale Militare e Civile, della Caserma “O. SALOMONE”, come ha peraltro voluto sottolineare il Comandante del Raggruppamento Unità Addestrative dell’Esercito, Generale di Brigata Attilio Claudio BORRECA, nell’indirizzo di saluto agli illustri ospiti, a premessa della conferenza. Le fonti principali di radiazioni non ionizzanti prodotte dalle attività umane si riscontrano nel settore delle telecomunicazioni (impianti di radiodiffusione sonora e televisiva, stazioni radiobase per la telefonia mobile, ponti radio, …), nella rete di distribuzione dell’energia elettrica, nel settore domestico (telefoni cellulari, elettrodomestici…), nel settore industriale e medico. I campi elettromagnetici generati da queste sorgenti sono caratterizzati da frequenze note e da precise localizzazioni del corpo emittente. Data l’ampia distribuzione delle sorgenti di radiazioni non ionizzanti sul territorio, c’è una diffusa preoccupazione sugli effetti dei campi elettromagnetici sulla salute umana.  Data l’incertezza sull’insorgenza di specifiche patologie dovute all’esposizione a radiazioni non ionizzanti, la legislazione italiana (legge quadro 36/2001) attua il principio di precauzione (art. 174, par. 2, trattato istitutivo dell’Unione Europea) che sancisce la necessità di prevenire conseguenze potenzialmente gravi senza attendere i risultati della ricerca scientifica. Le radiazioni non ionizzanti vengono distinte in frequenza di rete (50 Hz) – generate da linee elettriche, stazioni di trasformazione, elettrodomestici, … – e “Alte frequenze” (100 kHz – 300 GHz), come quelle emesse da impianti per la telefonia mobile e antenne di radio e TV, in quanto le due diverse tipologie di campi elettromagnetici hanno caratteristiche fisiche ed effetti sul corpo umano di diverso tipo.

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