Tendopoli, “Noi Voci di donne” chiede chiarezza sul piano di accoglienza
Migranti alla tendopoli di Santa Maria Capua Vetere, 'Noi Voci di donne' chiede chiarezza sul piano di accoglienza. Preoccupazione esprime il sodalizio presieduto da Pina Farina, che si batte da anni per il riconoscimento dei diritti delle donne e dei deboli, in merito alla vicenda legata all'arrivo del migliaio dei profughi, provenienti dall'isola di Lampedusa, ed in particolare sulle condizioni di vita che saranno riservate a chi ha tentato di fuggire dalla povertà e dalla guerra per cercare un'esistenza migliore. “Ancora oggi – dichiara la presidente Farina – da parte delle istituzioni c'è davvero poca chiarezza su punti fondamentali su cui è necessario fare luce. Punti che riguardano un piano di accoglienza che deve necessariamente prevedere uno screening sulla salute di questi fratelli meno fortunati; inoltre è ancora poco chiaro quali saranno le condizioni di vita a cui andranno incontro nella tendopoli strettamente legati ai tempi di permanenza in questo accampamento che speriamo non diventi permanente. Per rispettare la dignità di questa gente non basta trovare loro una collocazione sotto una tenda ma garantire loro adeguati servizi. Inoltre chiediamo adeguate misure di controllo sulla tendopoli soprattutto per tranquillizzare la cittadinanza di Santa Maria Capua Vetere e dei comuni limitrofi che sicuramente sapranno dimostrarsi solidali verso chi nella vita ha conosciuto la miseria. Le forze politiche non possono nascondersi dietro i soliti comunicati caratterizzati di un tempo 'futuro' che puntualmente risulta essere menzognero. Esigiamo tutti delle risposte e chi ci governa ha l'obbligo di darceli adesso. Da parte nostra massima solidarietà e collaborazione in questo particolare momento di emergenza umanitaria“.