Referendum Nucleare, Legambiente: “La mobilitazione continua”
Sessa Aurunca – Non si capisce come si possa , da parte di alcuni movimenti, inneggiare alla vittoria per l'apparente cancellazione dell'energia nucleare dall'agenda del governo. Può trattarsi solamente e semplicemente dello spostamento nel tempo di una decisione che oggi, grazie al referendum e a una mobilitazione massiccia, avrebbe determinato una sconfitta per il governo, trascinandosi dietro il legittimo impedimento e l'acqua pubblica. D'altronde questo stesso governo che ha annullato la possibilità per il popolo italiano di esercitare la democrazia diretta, si è espresso con molta chiarezza e noi dobbiamo dare alle parole il giusto peso. Infatti il nucleare è stato semplicemente accantonato in attesa che si esprima l'Europa e che ci sia il supporto di un'Agenzia per la sicurezza che non è ancora decollata. Praticamente si rimanda l'intera faccenda più o meno di un anno, ma non si elimina il problema. Perciò, essendo abituati al metodo ormai consolidato delle astuzie governative, temiamo che questa sia una vittoria di Pirro, tristissima perché travolge gli entusiasmi di tantissimi, donne e uomini, che hanno trovato nella mobilitazione una ragione di riscatto da questa miserabile vita politica alla quale assistiamo da troppo tempo. Ma, attenti, il monito è un altro: non dobbiamo spegnere i nostri entusiasmi, c'è al traguardo un referendum di grande importanza contro la privatizzazione dell'acqua, altro campo in cui dobbiamo continuare la nostra mobilitazione, per dare anche un segnale preciso della determinazione dei cittadini italiani a difendere il bene comune. Comunque l'annullamento del referendum potrebbe essere definito illegittimo dalla Consulta, quindi la mobilitazione continua.