Torna l’antenna in via Luxembourg, il Tar da torto ai comuni di S.Nicola e S.Marco
Il giovedì santo di San Marco Evangelista è cominciato con una brutta notizia: alle prime luci del mattino i residenti del Parco dei Fiori in via Luxembourg, strada di confine tra San Nicola e San Marco, si sono accorti che sotto i loro balconi stava spuntando una lunga antenna di trenta metri. È la stessa antenna che la battaglia della cittadinanza e delle istituzioni bloccò quasi un anno fa ma che ora torna più forte. All’epoca ci si appellò al regolamento comunale di San Nicola (l’antenna è su un terreno di sua competenza) che prevedeva l’obbligo di richiedere, per l’installazione di antenne di telefonia mobile, il consenso del comune limitrofo. Su questo i comitati dei cittadini e i due Enti locali fondarono la loro battaglia: così l’allora sindaco di San Marco, Gabriele Zitiello, si mobilitò immediatamente e respinse con forza la richiesta avanzata formalmente dal comune di San Nicola. La volontà dei due Comuni di sostenere la battaglia dei cittadini non è bastata però a fermare il colosso della comunicazione. Il Tar, infatti, ha dato torto ai due Comuni e ieri mattina le ruspe sono arrivate per alzare la grossa colonna in ferro. Sul posto subito dopo sono accorse alcune abitanti del parco dei Fiori, i rappresentanti del comitato per l’Ambiente e per la vita, alcuni ragazzi del Forum dei Giovani e diversi esponenti del Partito Democratico e di Sinistra e Libertà. Una quarantina di persone in tutto che sono rimasti lì l’intera mattinata fino a quando non si è portati a casa il primo risultato di questa battaglia difficile. I manifestanti hanno, infatti, obiettato che il camion non aveva i permessi di transito necessari e solo grazie a questo cavillo si è riusciti a scongiurare, almeno per le prossime ore, l’istallazione dell’antenna. “Purtroppo – hanno spiegato alcuni manifestanti – hanno approfittato del fatto che il nostro Comune non ha una guida politica. La prima volta che vennero fu proprio grazie ad una posizione politica dei due Comuni che potemmo intervenire, ma oggi chi può farlo? San Marco ora non ha rappresentanti istituzionali. Abbiamo chiesto perciò che si rinvii il tutto a dopo le elezioni, quando ci sarà un’Amministrazione che potrà e dovrà prendere posizione. Oggi si rischierebbe solo un maldestro tentativo di strumentalizzare la battaglia a fini elettorali. Invece quello che serve è una grande mobilitazione spontanea dei cittadini e delle forze politiche che vogliano con noi manifestare qui, sul posto, davanti alle ruspe. Il primo round l’abbiamo vinto noi questa mattina ma la battaglia è lunga e molto, molto difficile”.