La città si fa più bella

Con l’arrivo delle Festività Pasquali e delle celebrazioni in onore della Santa Patrona di Bellona, Maria SS di Gerusalemme, gli Amministratori Comunali, guidati dal Sindaco Giancarlo Della Cioppa, hanno inteso rendere più ospitale e bella la nostra città con la realizzazione delle seguenti opere: E’ stata restaurata la pavimentazione di Piazza Umberto I e Piazza Giovanni XXIII; lungo Via Regina Elena, considerata il corso della città, sono state messi a dimora alberi e lo spazio che li contiene abbellito con ciottoli bianchi fissati con cemento. E’ stata installata la nuova illuminazione in Piazza Don Milani con l’utilizzo di lampade bifocali e ripulita la vasca della fontana dai rifiuti lasciati da “sconosciuti vandali” che, con le loro maniacali bravate, offendono la città ed i residenti. E’ stata terminata l’installazione della nuova linea fognaria lungo via Triflisco che, dopo il collaudo, permetterà gli allacci ai residenti risolvendo così un annoso problema che ha creato enormi difficoltà. E’ questa la più grande opera realizzata dall’attuale Amministrazione. In seguito ad una serie di riunioni, il Gruppo di Maggioranza Amministrativa ha messo a punto la realizzazione di altri lavori da compiere nel corrente anno. Infatti, dopo le festività pasquali, sarà rinnovata l’illuminazione nel centro storico con l’utilizzo di artistiche lampade stile antico. A questa opera seguirà l’ampliamento del nuovo cimitero,ed il restauro di alcuni viali del vecchio cimitero. Il Sindaco Giancarlo Della Cioppa ci ha riferito: "La realizzazione di questa serie di opere, che furono programmate fin dal giorno del nostro insediamento sul Comune, ci riempie di orgoglio perché contribuisce a rendere la nostra città più accogliente e, lasciatemelo dire, ancora più bella. Rivolgo un caloroso appello ai cittadini: Difendete la nostra città da azioni vandaliche che ne deturpano l’aspetto e, come tutti noi, siate orgogliosi di vivere ed operare nel vostro paese nativo indicando al pubblico ludibrio coloro che l’offendono”.   

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