CIE, Terra Nostra porta la solidarietà alle forze di polizia e per la sicurezza
“A Santa Maria Capua Vetere si aggiunge un nuovo anfiteatro o circo, locus bellandi, secondo l'accezione romana. Un luogo dove si chiudono degli uomini e li si fa combattere”. Ad affermarlo è Pasquale Costagliola, Presidente dell'associazione “Terra Nostra”, che si batte contro la nascita del CIE nella Caserma Andolfato. “Così la terra che ha visto i ludi guerreschi e gladiatori identificati nel nome di Spartaco” – ha aggiunto Costagliola – “li sta rinverdendo nella Caserma Andolfato. Questo luogo più che un CIE, centro identificazione ed espulsione, funge da palestra di scontro continuo tra polizia ed immigrati. Un dramma silenzioso, senza spettatori sulle gradinate ma solo con pochi invasati panciafichisti e centri sociali che fuori delle mura della vecchia caserma premono” – ha sottolineato – “pronti a soffiare sul fuoco dell'irresponsabilità. Doppia colpevolezza di chi istituzionalmente ha scelto un non luogo come teatro di un accoglienza impossibile e di fanatici pronti a sollevare rivolte di poveri diseredati per assecondare le loro utopie spartachiste. In mezzo al dramma silenzioso, le forze dell'ordine che cercano di mantenere la calma e l'ordine malgrado tutto e tutti. Turni massacranti per gli uomini della polizia” – prosegue Costagliola che porta la solidarietà ai nostri tutori dell'ordine – “esposti a lanci di sassi in un ambiente predisposto per la rivolta. Un danno per gli agenti ma anche per un territorio che vede le scarse forze di polizia distolte dai compiti istituzionali e necessari. Non a caso nella città del Foro si registra un aumento dei reati, un dilagare della violenza nostrana, camorristica e generata da bande di microcriminali. L'unica voce che si registra sul tema è quella dei disobbedienti che non hanno soluzione ai problemi se non incitare gli animi degli extracomunitari, mentre nessuno registra le difficoltà della nostra zona, del nostro territorio e dei nostri cittadini in divisa. Caserta” – ha, infine concluso Costagliola – “non può sostenere l'onere dei CIE ma allo stesso tempo non possono immettersi altri immigrati sul nostro territorio senza alcuna garanzia per la integrazione e la sicurezza”.