Lettera aperta al sig. Berlusconi
Sig. Berlusconi, mi rivolgo a lei prendendo in prestito le parole di un grande saggio: L'impermanenza è l'essenza della nostra condizione umana. Essa non domina soltanto la vita, ma estende il suo impero all'intero cosmo. Possiamo vedere gli effetti dell'impermanenza osservando l'ascesa e la caduta delle nazioni, della nostra società, degli uomini che hanno creduto di avere un potere illimitato e incontrastato, e persino dei valori di borsa. L'impermanenza permea tutta l'esistenza.
In questa società quasi tutti temono la morte, ma per apprezzare appieno la vita dobbiamo guardare in faccia la realtà, impermanenza e morte sono parte integrante dell'essere vivente: il rendercene conto ci può scuotere nell'intimo, ci può svegliare.
Sig. Berlusconi, l'essere natiuomini è un privilegio rarissimo!
Tutto quello per cui ha lottato in questi anni ha causato dolore e frustrazione a gran parte dei cittadini di questa nazione e anche ai cittadini di altre nazioni a cui lei ha dichiarato guerra.
I suoi desideri smodati e attaccamenti, e i suoi bisogni emotivi l'hanno abituata non soltanto alle cose materiali, ma anche, assai più sottilmente, all'immagine che ha alimentato di se stesso, alla sua identità. Lei non vuole perdere il controllo su stesso, sull'ambiente che la circonda, sugli altri e forse sull'intero creato. E' disposto a scatenare guerre e a far morire milioni di persone per le sue cause, è davvero un mistero come certe fissazioni psicologiche dominino con una forza tale da non permettere di abbandonarle, anche quando intellettualmente capiamo il dolore che recano.
Sig. Berlusconi, la vita è un dono che non ci verrà fatto due volte, mi permetto umilmente di ricordare a lei e tutti quei politici malati di potere (di qualunque partito e posizione) che un giorno anche per voi giungerà la vecchiaia, un altro prenderà il vostro posto, la storia narrerà di voi con odio e disprezzo, e in solitudine ricorderete tutto quel che avreste potuto fare e non avete fatto, il male causato al vostro popolo, e le possibilità di riscatto non ci saranno più.
Credo fortemente che anche il più meschino degli uomini possa trovare il coraggio per sacrificare se stesso in nome di un bene comune, gli atti eroici di alcuni uomini hanno cambiato il corso della storia e dell'intera umanità; non condivido nessuno dei passi politici che lei ha fatto in questi lunghi anni, anzi, ho lottato e sempre lotterò perché questa realtà politica venga cancellata, e lotterò perché lei e tanti altri ossessionati dal potere lascino libero questo paese che era un miracolo di arte, cultura, poesia, accoglienza, condivisione, amore.
Prego per lei da musulmana e auspico di cuore che trovi il coraggio di fare l'atto eroico di sacrificare se stesso per questo paese e per la storia futura. Non concluda la sua carriera politica sconfitto dai vizi e dal malaffare, sia tra coloro che aprono la strada ad un nuovo corso, lotti per far si che giovani menti, sane, non corrotte rappresentino i cittadini, sia lei stesso smantellatore di una politica che non ha più senso di esistere, combatta da eroe, non per le sue cause personali, ma per quelle comuni, scenda in piazza con i suoi oppositori e dia al mondo intero un esempio di coraggio e civiltà. Lei è un uomo ricco, molto ricco, non ha bisogno di altro se non di conquistare L'ONORE! Scenda in piazza e combatta per un mondo senza nucleare, per un acqua e un aria pulita, per un presente e un futuro che veda questa terra rigogliosa, e i suoi abitanti non umiliati in povertà e ignoranza. Scenda in piazza stupendo i suoi stessi alleati, mostrando loro che i veri eroi sono quelli che hanno il coraggio di cambiare idea, di voltare pagina, di chiedere scusa, di ricominciare lavorando per trasmutare in oro questa vita da voi ridotta a piombo!
Il vostro operato è impresso in lettere di fuoco nel cielo… Dio la perdoni e le dia la possibilità di riscattarsi, di trasmutare nell'atanor del cuore la follia in saggezza, la passione di fuoco in luce d'intelletto.
Karima Angiolina Campanelli