Festeggiato il decennale del giornalino scolastico alla scuola Garibaldi

Si è concluso mercoledì pomeriggio, presso il 1° Circolo Didattico, di cui è Dirigente scolastica la professoressa Antonietta RAGOSTA, il Laboratorio di scrittura giornalistica denominato “Il Piccolo Sidicino”. Al termine del percorso di scrittura giornalistica frequentato dagli alunni della classe quarta della Scuola Primaria e in occasione del decennale di stampa del giornalino scolastico, le insegnanti hanno organizzato una tavola rotonda che ha avuto per tema “Il giornale scolastico come strumento di comunicazione”. Al termine del convegno al quale hanno partecipato i giornalisti Antonio Gutturiello, direttore del giornale cartaceo e online “Il Messaggio”, e Nunzio De Pinto della Nuova Gazzetta di Caserta, hanno festeggiato il decimo anniversario del “Piccolo sidicino”, progetto curricolare realizzato fin dall’anno 2000. Il progetto del giornalino scolstico ha visto impegnati come protagonisti circa 40 alunni delle classi quarte coinvolti in un laboratorio di scrittura una volta a settimana ed in orario extrascolastico suddivisi nelle diverse redazioni di noti quotidiani nazionali. Le insegnanti, Silvia Melillo, Mariapia Giacomobono e Anna Boragine hanno avuto, cosi, la possibilità di trasmettere tutta la passione per il giornalismo acquisita nel Corso presso l’IRMC (Istituto di Ricerca per la Multimedialità e la Comunicazione) di Caserta. Dopo il saluto ed i ringraziamenti alle insegnanti ed agli alunni per l'impegno profuso, la dirigente scolastica ha fatto sapere che farà tutto il possibile affinché anche durante il prossimo anno scolastico possa essere ripetuto il progetto ed ha annunciato che presso l'Auditorium diocesano sarà organizzata una serata ufficiale di commiato, nel corso della quale ai giovanissimi redattori in erba verrà consegnato l'agognato attesta di partecipazione al progetto. È stata poi la volti dei due giornalisti che sono stati sottoposti ad un fuoco di fila di domande pertinenti ed intelligenti che, in quache caso, ha messo in ambasce i due giornalisti più “scafati” di loro. Altri due giornalisti, che pure erano stati invitati, hanno inviato lettere di scuse perché impossibilitati a partecipare.

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