Ritorna il Teatro

Negli anni che seguirono il II Conflitto Mondiale, su iniziativa di un gruppo di studenti, si diffuse in Bellona la passione per il teatro e, nei cortili di antichi palazzi, si rappresentavano commedie o drammi che suscitavano sempre più l’interesse tra i cittadini. Inoltre, nel mese di settembre, si rappresentava la “ Tragedia di S. Filomena”, una Sacra Rappresentazione che, in Piazza Umberto I, richiamava la folla delle grandi occasioni. La piazza si trasformava in un’ampia platea ed i balconi dei palazzi circostanti in palchi ricolmi di spettatori. Con il succedersi degli anni, l’interesse per quella piacevole tradizione teatrale subì un calo fino a scomparire. E tutto finì nello scrigno dei ricordi! Ma il sipario, rimasto chiuso per lunghi anni, si è finalmente riaperto su iniziativa di un gruppo di giovani diretti magistralmente dal regista Francantonio. E la Sala del Teatro Parrocchiale San Secondino ha accolto un folto gruppo di spettatori per assistere ad una delle più note commedie di Eduardo De Filippo e Armando Curcio:”La fortuna con la F maiuscola”. A dare vita ai personaggi erano i bambini del gruppo teatrale MINIscenicaMente diretti dal regista Francantonio che ci ha riferito:”E’ mia intenzione risvegliare negli amici bellonesi la passione per il teatro e, per far sì che ciò possa realizzarsi, abbiamo costituito una filodrammatica di piccoli attori ai quali continuerò ad impartire lezioni di recitazione, vista la loro innata predisposizione. Un primo risultato è stato raggiunto con la commedia di questa sera che ha ottenuto un successo inaspettato. Che dire dei giovani attori? Sono stati tutti all’altezza del ruolo affidato ed il loro impegno è stato premiato con applausi a scena aperta, tanto da suscitare in me e nei miei collaboratori la volontà di perseverare per raggiungere gli obiettivi prefissati. Inoltre è risaputo che il teatro, oltre ad essere vita, è anche un mezzo di aggregazione che riesce ad allontanare i giovani da possibili strade irte di ostacoli e tentazioni; è doveroso, quindi, impegnarci per preparare un futuro migliore ai nostri giovani”.

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