Referendum, Wwf Caserta: “Un’Italia capace di futuro”
E' un'Italia capace di futuro, quella che ha contribuito al raggiungimento del quorum : il popolo italiano ha ripreso in mano il proprio destino, decidendo di decidere, dimostrando una partecipazione impetuosa che ha utilizzato i mille canali della comunicazione non convenzionale, tra cui regna sovrana la rete ed i socialnetwork, indiscussi protagonisti di questa lunga battaglia iniziata lo scorso anno con la raccolta di oltre un milione e mezzo di firme. Ora la politica deve dare risposte concrete ai bisogni reali della popolazione : energia da fonti rinnovabili, risparmio energetico, gestione razionale della materie prime e seconde ( RIFIUTI !!!! ), razionalizzazione delle risorse idriche . Insomma, riportare il bene comune al centro dell'agenda politica italiana, riconsiderando il modello di sviluppo a crescita illimitata e iniziando a misurare la prosperità di una comunità secondo altri parametri ( il B.I.L. , benessere interno lordo o la Felicità Interna Lorda al posto del P.I.L , per esempio ). Quella del 13 giugno 2011 è una vittoria che parte dal basso, dalla gente comune, dalle associazioni, dal mondo del volontariato. Chiediamo quindi a chi governa il Paese, ad ogni livello e di ogni colore politico, che le richieste dei cittadini di equità sociale vengano trasformate in atti concreti. Alle urne si sono recati tutti, a prescindere dalle idee politiche, dal credo religioso, dall'età, a dimostrazione che quando si parla di salute e di beni essenziali quali l'acqua tutti la pensano allo stesso modo. Alle urne si sono recati i giovani, trascinati dalle centinaia di iniziative in rete, mezzo sfuggito al controllo delle lobbies dell'informazione, per chiedere maggiore attenzione al loro futuro.Alle urne si sono recati gli anziani, chiedendo un futuro migliore per i propri nipoti. Anche in provincia di Caserta, una delle più martoriate d'Italia sotto il profilo ambientale e non solo, si passi dalla parole ai fatti : gestione dei rifiuti, bonifica dei siti inquinati, uso razionale del territorio, sviluppo della produzione di energia da fonti alternative ( solare, eolico, biomasse ), pianificazione urbana (razionalizzazione del traffico, sviluppo delle isole pedonali, riduzione della cementificazione), protezione delle coste ( anche a fini di protezione civile ), valorizzazione delle biodiversità quale volano di progresso economico compatibile con la fragilità dei territori interni. L'agenda dei lavori è impegnativa anche perchè molte di questi punti, nonostante siano stati da tempo sottoposti all'attenzione della politica, sono rimasti in larga parte lettera morta. Ora tutti noi abbiamo il diritto ed il dovere di chiedere a gran voce, come e più di prima, che questa agenda non vada nuovamente a finire in fondo ad un cassetto dei Comuni, Province e Regioni italiane. Il 150° compleanno di questo nostro Paese è stato celebrato nel migliore dei modi.