Reclaim fest 2011 al parco Maria Carolina

Ripensare la politica come autogoverno cittadino, questo è il tema portante della Reclaim, giunta alla sua terza edizione. I prati della Saint-Gobain, che hanno ospitato le due precedenti edizioni, cedono il passo alla nuova piazza comunale Maria Carolina, in Viale Ellittico. La scelta del luogo, naturalmente, non è casuale. Parlare di autogoverno cittadino e di riappropriazione dei beni comuni, infatti, comporta che l'evento, la cui durata è circoscritta a due giorni (16 e 17 luglio), provi ad innestarsi nell'abitudine quotidiana dei cittadini e delle cittadine. L'idea è quella di acquisire una nuova prospettiva, per iniziare ad osservare i luoghi che ci circondano come potenziali spazi di autogoverno e di partecipazione. Una piazza, un parco, un immobile, vecchio o nuovo che sia, una strada, un quartiere, un rione, possono diventare un'occasione per esercitarsi nell'arte di vivere il proprio luogo attivamente, costruendo esperienze di democrazia diretta. La sintassi del mondo contemporaneo si regge sul postulato della privatizzazione e dell'espropriazione dei beni comuni. Le città, espropriate della loro ricchezza dalla rendita finanziaria e immobiliare, diventano spazi angusti, asfittici. Il cittadino si trasforma in "turista", in colui che vive il proprio il luogo all'insegna del consumo. La fisionomia delle città viene ridesegnata a partire dalle esigenze del consumo a tutti i costi. Gli esterni si trasformano in interni (come nell'idea dei "centri commnerciali naturali") e gli interni diventano esterni (come per le "piazze" chiuse all'interno dei centri commerciali). La Reclaim è innanzitutto un gesto, un esempio. Un esempio di come sia possibile, a partire dalle città, "sfasciare la sintassi di questo mondo". Un altro lessico della politica, un altro modo di agire.

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