SMA Campania. Ancora incerta la situazione di oltre 700 operai. Contratto scaduto da cinque mesi
Ancora molti dubbi sul rinnovo fino al prossimo febberaio della convenzione regionale. Il presidente Achille Natalizio: "Stiamo dando fondo a tutte le nostre risorse con risultati inaccettabili!"
Non ci sono ancora soluzioni definitive per la vertenza Sma, la società mista regionale specializzata nella prevenzione degli incendi boschivi e nella tutela dell’ambiente. A distanza di circa 5 mesi dall’ultima scadenza della convenzione tra la società guidata da Achille Natalizio e la Regione, il governo non prende posizione. Neppure ieri sera è stato possibile stabilire, dopo tanta attesa, se ha avuto seguito il previsto confronto al ministero degli Affari regionali tra il governatore Caldoro ed il ministro Fitto, riunione che avrebbe dovuto essere confortata dalla presenza di un dirigente del ministero del Lavoro. L’unico dato certo è una comunicazione inviata in serata dal presidente della giunta regionale al responsabile della Cgil regionale Libertino nella quale veniva resa nota la ripresa della discussione sulla proroga della convenzione nella mattinata di oggi. In pratica a Roma come a Napoli a pesare è la strategia dei rinvii: a essere in bilico continua, evidentemente, la questione della disponibilità dei finanziamenti (le cosiddette rinvenienze) nell’ambito della ricognizione inerente l’utilizzo dei fondi Fas 2000-2006. Una questione che da tempo appare di vitale e straordinaria importanza, all’interno di una gestione amministrativa sempre piu rigorosa e che non consente neanche alcuno sforamento o deroga rispetto al patto di stabilità. Nuova delusione, insomma, sul fronte Sma in coincidenza del fatto che in questi giorni era stato definito dalla società un programma di recupero, soprattutto dal punto di vista finanziario, programma che era coinciso con il saldo del 60 per cento delle competenze salariali dei dipendenti, circa 700, in gravi condizioni di disagio e di difficoltà. Nessun approdo in vista, allora, sia per la lunghissima trattativa a Napoli che a Roma, migliori risultati si sperano per quest’oggi quando dovrebbe essere presa in considerazione, anche secondo le ultime indicazioni della società, l’ipotesi di proroga di almeno un altro anno dell’attività, fino al febbraio del 2012. Un’ipotesi, peraltro, neanche del tutto esaustiva dal momento che l’appalto stipulato dalla Sma, della durata di 3 anni, lasciava aperta la prospettiva di una proroga ulteriore per altri due anni. A dire poco scettica l’analisi di Natalizio: «Il problema è che in questo modo non si può procedere, stiamo dando fondo a tutte le nostre risorse ma con risultati inaccettabili».