Fallisce Matese Ambiente: un’altra società a capitale misto pubblico-privato affossata dai debiti
E' di ieri la decisione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere di accogliere l'istanza di fallimento relativa alla società Matese Ambiente s.r.l, società a capitale misto pubblico-privato, nata nel 2001, e controllata al 51% dal Consorzio CE/1 e per il 49% dalla società Green Line. Matese Ambiente era la società operativa del Consorzio rifiuti CE/1 che dal 1° gennaio 2002 aveva iniziato la propria attività in sei comuni dell'alto casertano fino ad arrivare a svolgere il servizio in ben diciannove comuni: Pietramelara, Baia e Latina, Riardo, Caianello, Marzano Appio, Tora e Piccilli, Presenzano, San Potito Sannitico, Galluccio, Castello del Matese, Dragoni, Gioia Sannitica, Sant'Angelo d'Alife, Raviscanina, Letino, Prata Sannita, Ailano, San Gregorio Matese, San Pietro Infine. Il mancato pagamento delle retribuzioni e di quanto dovuto per i trattamenti di fine rapporto nei confronti di circa un centinaio di lavoratori, tra dipendenti e dirigenti, ha spinto il sindacato Fit Cisl, assistito dal giuslavorista Domenico Carozza, ad avviare un'azione legale nei confronti della società. Lo svolgersi della vicenda giudiziaria ha portato all'accertamento di un'ingente mole di debiti, pari ad alcune centinaia di migliaia di euro, cui la società si è dimostrata incapace di fare fronte sino al punto di arrivare all'istanza di fallimento poi accolta dal giudice. "In poche settimane viene riconosciuto per la seconda volta da una giurisprudenza innovativa il principio che le società partecipate a maggioranza da un ente pubblico non sono immuni dal fallimento – ha dichiarato l'avvocato Domenico Carozza –. "Ampiamente soddisfatto – anche Giuseppe Gravino, segretario FIT CISL, – per l'ulteriore riconoscimento dell'impegno profuso nell'interesse dei lavoratori e per la dimostrazione della capacità del sindacato CISL di essere all'avanguardia nelle politiche di rappresentanza in Terra di Lavoro."