Meno tasse per tutti
Con questo motto é facile guadagnarsi la fiducia della gente, perché un popolo tartassato da mille balzelli non chiede altro di avere un po' di respiro. E così i più validi chiacchieroni a vuoto hanno abbindolato un popolo. Come un seduttore che si mette a circuire una ragazza, ne ottiene la fiducia, le carpisce un sentimento, ne fa scaturire la passione. Promesse inimmaginabili, una società all'insegna della perfezione, lavoro e benessere per tutti. Nessuno sarà lasciato solo i giovani troveranno un futuro, gli anziani avranno assistenza in strutture adeguate gestite da personale qualificato, le città saranno più sicure, combatteremo la delinquenza. Parole niente altro che parole. Si sa, promettere è facile, tanto mantenere non è mica obbligatorio, ben lo sanno i nostri riveriti parlamentari che vivono alle spalle del popolo. Un popolo laborioso che cerca in tutti i modi di uscire da una crisi infernale che i nostri amministratori non hanno voluto arginare in nessun modo. Sì, perché nonostante questo continuano a sperperare il denaro pubblico, e a mantenere ministeri e istituti perfettamente inutili, nonché i loro costosissimi privilegi. Si parla di manovre, manovre bis, riforme, sempre a danno dei più deboli, dai contratti nazionali collettivi di lavoro si parla adesso di contratti aziendali dove lavorare significa sottomettersi a un regime di autentica schiavitù. I lavoratori senza più diritti, con uno stipendio da fame, piccole e medie imprese che chiudono perché non ce la fanno più a sopportare il peso del fisco e l'Unione Europea ci promuove. Dopo l'ultima mazzata epocale di questa manovra, dopo che ci hanno spremuto come limoni qualcuno ci grida dai media che siamo a posto che L'Europa è soddisfatta del suo operato e sostiene ancora con un coraggio più unico che raro di essere un grande statista. Personalmente non vedo nessun statista ma solo un idiota che si complimenta da solo.