Imperversano i furti di biciclette, si sospetta che possano finire in nord Africa

Il bene più prezioso per l'estate (e non solo l'estate) sannicolese? La bicicletta. Spesso facile da rubare e rapidamente rivendibile sul mercato, va letteralmente a ruba. Ed è quanto accade da anni a San Nicola La Strada, dove continuano ad imperversare “i ladri di biciclette”, da non confondere con il famoso film del neorealismo cinematografico italiano. L'ultimo episodio è accaduto due giorni orsono sotto l'abitazione di Luciano Caiazza, dirigente di primo piano della lista civica “San Nicola Futura”, che ce ne ha dato notizia, sottolineando come il fenomeno viene preso sottogamba dai vigili urbani e dalle FF.OO. Il fenomeno dei furti di velocipedi è in ascesa in Città e, troppo spesso, non viene denunciato il furto. A volte i ladri sono tossicodipendenti con l’obiettivo di raccattare gli euro per acquistare una dose, ma ci sono anche extracomunitari che le “esportano” nei loro paesi d'origine. Infatti, proprio due giorni fa, cataste e cataste di bici smontate, impacchettate e pronte per essere spedite sono state ritrovate nel garage di un marocchino in provincia di Livorno. Il loro destino: in vendita, in Marocco. Ma grazie a un’operazione dei carabinieri, partita a metà luglio, la refurtiva è venuta a galla nel garage dell'uomo: ben 47 biciclette rubate pronte a essere esportate in Marocco. Un business molto remunerativo se si pensa che la merce aveva un valore di circa 3mila euro. Cosa fare per impedire il furto della bicicletta ? Che ci sia qualcosa di simile anche da noi ? A Massa Lombarda, l'amministrazione comunale ha distribuito ai cittadini il Kit "BiciSicura". Il progetto ha l'obiettivo di rendere identificabili le biciclette e fungere così da deterrente per il furto oltre a facilitarne l'eventuale restituzione al proprietario in caso di ritrovamento. Il kit antifurto è composto da: un'etichetta adesiva in polipropilene speciale con un codice identificativo e personale, indelebile, anti-effrazione ed automarcante da apporre sul telaio della bicicletta; il libretto su cui riportare i dati della bicicletta (numero di targa, numero telaio, descrizione, marca) e quelli del proprietario, da conservare per il riconoscimento della bicicletta ritrovata a seguito dell'eventuale furto o smarrimento; le istruzioni per comunicare i dati della bicicletta e del proprietario al "Registro Italiano Biciclette" (Rib) : un sistema informativo consultabile su internet o telefonicamente dalle Polizie Municipali, dalle forze dell'ordine e dall'iscritto al servizio in caso di ritrovamento della bicicletta rubata o smarrita. Dal momento della registrazione i dati registrati sul Rib consentiranno di collegare la bici ritrovata al proprietario che l'aveva precedentemente iscritta. Oppure si può ricorrere agli antifurti. In commercio esistono molti modelli: si va dal cerchietto a leva fissato al telaio posteriormente (di scarsa affidabilità anche se versioni recenti montate di serie su alcune marche di biciclette danno una discreta garanzia antifurto) alla catena e lucchetto, passando per i sistemi a filo con serratura a chiave o a combinazione. Tuttavia i test hanno dimostrato che solo l’arco rigido con serratura a chiave circolare da’ effettivamente la garanzia di impedire il furto, purché si seguano alcune regole di fissaggio. L’archetto deve comprendere sia la ruota che il telaio e se possibile ancorarsi a elementi saldamente fissati a terra.

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