“L’Italia prima dell’Italia”

Sarà inaugurata oggi pomeriggio nei locali della ex Caserma Tescione, con inizio alle ore 17.00, alla presenza del Colonnello Renzo Mattei, responsabile del Dipartimento Militare di Medicina Legale di Caserta, nell'ambito delle celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, la mostra cartografica dal titolo “L'Italia prima dell'Italia – Carte geografiche e topografiche dell’Italia dal 1478 al 1861”, che resterà visibile al pubblico sino al prossimo 30 settembre con orario 8.30-16.30. L'iniziativa culturale è stata organizzata dall'Associazione “Roberto Almagia”, uno dei grandi studiosi del XX secolo in materia di cartografia antica, di concerto con la Seconda Università degli studi di Napoli, dalla Sanità Militare e l'associazione “Pianeta cultura”. Si tratta di una mostra che illustra l’Italia nel suo divenire, dalle carte tolemaiche del XV secolo sino alle prime raffigurazioni di una penisola divenuta Stato unitario e non più semplicemente come diceva il principe di Metternich “una espressione geografica”.Così, sono state selezionate 59 rare carte, è stato curato un catalogo recante le relative foto e schede di approfondimento, e nell’aprile scorso, a Milano, presso la Casa del Manzoni, è stata allestita una mostra cartografica assolutamente unica per ricchezza e rarità del materiale esposto, che è stata molto apprezzata sia da addetti ai lavori, sia da semplici curiosi della materia, ricevendo anche l’attenzione della stampa. La mostra sarà ospitata nei locali dell’Ospedale Militare “Caserma Tescione”, nato in epoca borbonica e che rappresenta l’enorme contributo dato alla storia della Cartografia italiana, dall’Ufficio Topografico del Regno di Napoli, sicuramente il più valido ufficio cartografico e topografico tra gli Stati pre-unitari. Sarà, come di consueto per tutte le mostre, aperta al pubblico, che ci si augura venga numeroso, anche con il concorso delle scuole che si apriranno proprio in quel periodo, e potrà costituire un avvenimento culturale di tutto rispetto, e che abbia un serio riscontro nella popolazione.Proprio la localizzazione casertana ha convinto gli espositori e gli organizzatori ad esporre un piccolo numero di carte illustranti la provincia di “Terra di Lavoro”, con immagini che vanno dal XVI al XIX secolo, da Stigliola al Rizzi Zannoni, da Cassiano de Silva a Benedetto Marzolla. Il Dipartimento Militare di Medicina Legale, già Ospedale Militare di Caserta (intitolato al tenente Gennaro Tescione) trova le sue origini nel Regio Ospedale. Esso sorse nel casale di Casanova (l'odierna Casagiove) nel 1754, per volontà di Carlo di Borbone al fine di assistere le guarnigioni di stanza a Caserta e le numerose maestranze (artigiani specializzati ma anche semplici manovali e "schiavi" di religione islamica). L'ospedale fu ubicato in alcuni edifici esistenti vicino alla chiesetta di S. Croce, edifici soggetti già nel ‘59 a lavori di ampliamento e risanamento. La struttura, poi divenuta caserma De Martino, nel 1813 fu ceduta all'Ospedale di S. Maria, successivamente ospitò un reggimento di Reali Cacciatori, il reggimento degli Alfieri di Piacenza (dal 1866), il 9° Reggimento Bersaglieri e, dal 1920 al '43, la Scuola Sottufficiali. La soppressione degli ordini religiosi (1807) fu occasione per liberare il convento dei Minimi, fondato dal principe di Caserta Andrea Matteo Acquaviva su una sua proprietà, vicina al palazzo al Boschetto, in territorio di Caserta, e costruito a partire dal 1607. La chiesa è ancor oggi officiata mentre il piccolo chiostro, con i vani all’intorno su due piani, divenne dal 1822 il nucleo della nuova sede dell'ospedale militare. Ad esso si affiancò a partire dal 1832 l'imponente struttura odierna, ristrutturata nelle forme attuali a partire dal 1857 su progetto di ufficiali del Real Genio Militare dell'esercito borbonico.

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