La scuola in replica

Il disagio dei Dirigenti, degli insegnanti e di tutto il personale scolastico è così evidente in questi primi giorni di scuola che, come al solito, l’anno scolastico stenta a decollare. La nota telenovela riguardante le problematiche inerenti l’inizio dell’anno scolastico non giunge mai al termine. Annualmente, purtroppo, si assiste al replay, anzi con rammarico scopriamo che la situazione è sempre più critica rispetto all’anno precedente. Infatti, a più di quindici giorni dall’inizio del nuovo anno, in molte scuole della provincia si lavora ancora con orario ridotto, perché le cattedre non sono al completo tra assegnazioni, utilizzazioni, incarichi ed immissioni in ruolo, gli organici fanno acqua da tutte le parti con tutti i disagi che ne derivano. Nei corridoi non si fa in tempo a conoscere un nuovo collega che il giorno dopo ci si  accorge, che per rettifica della graduatoria, è andato in un’altra scuola, mentre al suo posto ne arriva un altro e, ricorso permettendo, si spera che sia la volta buona per iniziare a lavorare con una certa continuità. Ad essere penalizzati sono sempre loro: gli alunni, soprattutto gli alunni diversamente abili che più di tutti avrebbero bisogno di una maggiore stabilità. Lo scorso anno si sono verificate situazioni incresciose a loro discapito, come il caso di due bambini, entrambi con handicap grave, che si sono dovuti dividere l’insegnante, la situazione era aggravata dal fatto che gli alunni erano su due plessi distanti alcuni km. Quest’anno invece, morale della favola, per non essere da meno, su uno solo di quei bambini hanno mandato due maestre. Sì, due maestre: una per trasferimento e l’altra in assegnazione! Si è pensato forse di sopperire al disagio arrecato lo scorso anno? Ma perché ogni anno si deve arrivare  a situazioni estreme che mettono in ridicolo il sistema scolastico? La scuola sta già attraversando un periodo piuttosto difficile, in quanto non riesce a stare dietro a tutte le riforme, (ci mancava pure il dimensionamento) finisce col perdere maggiormente  credibilità. E allora perché non anticipare i tempi (date e scadenze degli organici, degli aggiornamenti…) e fare in modo che dal 1°settembre si possa cominciare “seriamente” a lavorare?
 

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