Contrastare le assicurazioni casertane che non vogliono più assicurare nessuno

La locale sezione di Forza del Sud dichiara guerra al caro polizza imposto dalle assicurazioni. “Quello che sta accadendo nel mondo assicurativo in Campania sta avendo sempre più proporzioni incredibili e grottesche”. È quanto ha affermato Pierluigi Schiavone, coordinatore cittadino di Forza del Sud, che denunzia i metodi spicci ed a volte assolutamente poco chiari da parte delle agenzie di assicurazione della provincia. “La chiusura nell’area Casertana di Compagnie assicurative è fatta ad arte onde evitare la possibilità di acquisire nuovi contratti” – ha aggiunto Schiavone – “con l’invio di disdette agli assicurati sia a chi provoca sinistri e sia alle persone attente e diligenti che non ne provocano, sia a chi ha subito un sinistro e si è rivolto ad un avvocato ed ha fatto una lettera cautelativa alla propria Compagnia. La verità” – sottolinea Schiavone – “e che si è nella totale incapacità di trovare Compagnie che assicurino con premi contenuti, tenuto conto anche che nelle nostre zone sono state tolte tutte le flessibilità, ma la flessibilità non viene per niente mantenuta al rinnovo del contratto o viene ridotta la percentuale di sconto. Il decreto Bersani, per quanto concerne il mondo assicurativo, doveva aiutare alla ricerca di Compagnie per creare il libero mercato, ma in realtà le cose sono andate diversamente da quello che si aspettava. La nuova rivisitazione del Decreto non ha fatto altro che creare altri malcontenti per il consumatore. Non si comprende” – è quanto denuncia Forza del Sud – “perchè nessuno voglia applicare la legge. La legge esiste ed è la legge 24-12-1969 n. 990 e prevede l'Assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, che prevede che “Le imprese sono tenute ad accettare, secondo le condizioni di polizza e le tariffe che hanno l'obbligo di stabilire preventivamente per ogni rischio derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, le proposte per l'assicurazione obbligatoria che sono loro presentate.” Pertanto non si posso rifiutare a stipulare, ecc…..”. Il punto più importante della legge” osserva Schiavone – “è il punto 12-quater che recita: [1. Il rifiuto o l'elusione da parte delle imprese assicuratrici dell'obbligo di accettare le proposte presentate dagli assicurandi ai sensi dell'articolo 11 per l'assicurazione obbligatoria per i rischi derivanti dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, sono soggetti ad una sanzione pecuniaria da lire 3 milioni a lire 9 milioni, in relazione a ciascun illecito, ed anche che “Al punto 2. È fatta salva la facoltà di revoca dell'autorizzazione all'esercizio del ramo responsabilità civile per la circolazione dei veicoli in caso di reiterato e sistematico rifiuto od elusione dell'obbligo ad assicurare. La legge esiste” – ha concluso Schiavone – “e non si capisce perché non vi sia nessuno disposto a farla rispettare tenuto conto che i punti vendita non pubblicano come previsto al punto 12-bis comma 3 della predetta legge la tariffa applicata? Come è possibile che non si provveda a controllare i bilanci delle Compagnie che non hanno la capacità di far fronte ai sinistri? Come mai che dagli inizi degli anni ’90 non p fallita una Compagnia di Assicurazioni che opera nei rami Danni? Come può un Ministero approvare tariffe così alte, e non sottoporle a controllo?  Oggi le Compagnie assicurative, tutte ormai del centro-nord, fanno presagire una politica comune sia di prezzi, e sia assuntive, sempre a discapito dei consumatori”.

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