Michele Emiliano boicottato da chi l’avrebbe dovuto sostenere
Per la presidenza dell’ANCI, l’Associazione dei Comuni italiani, in casa PD si era puntato sul vulcanico sindaco di Bari, Michele Emiliano, una candidatura che prometteva di dare corpo alle indicazioni e aspettative emerse in quella proficua adunanza che fu “Mezzogiorno di fuoco” dell’aprile scorso.
I “Terroni democratici” (così si autodefinirono) ambivano a porre un argine alle tentazioni separatiste che attraversavano il partito, volendone con questo valorizzarne la dimensione nazionale e, nel contempo, ricollocare al centro l’argomento mezzogiorno.
Qualche giorno fa però, quando si è trattato di confermare l’investitura di Emiliano, qualcosa è andato storto: i sindaci del PD provenienti dalle regioni settentrionali, territori che già esprimono quasi tutte le cariche che contano all’interno del partito (Bersani, Franceschini, Bindi, Letta, Migliavacca, Errani), non hanno ritenuto che un meridionale e le ragioni meridionali, meritassero di sostituirsi alla tentazione di impugnare le stesse bandiere del centrodestra, cosa che accade non poche volte in non pochi luoghi del nord, per intercettare il consenso dei cittadini.
Eppure Emiliano era stato avvertito: “non parlare di sud o ti indebolisci”; a sue spese ha dovuto convenire che l’argomento è tabù, almeno per quella grossa fetta di partito ossessionato dalla questione settentrionale e che non ha smesso di immaginare un PD del nord federato con quello nazionale. Quella parte già responsabile di aver approvato il decreto 56 del 2000 che sottrasse risorse al Mezzogiorno in materia di sanità e poco più tardi procedette alla modifica del Titolo V della Costituzione in senso fortemente federalista. Il tutto fra gli applausi degli, increduli, leghisti.
E viene da chiedersi se esistono ancora orizzonti politici adatti all’interesse dell’intero paese, o se invece l’interesse nazionale è sempre più definito dalla somma algebrica dell’interesse delle singole parti. Se nella furia degli scellerati e disordinati (per definizione) big bang, non si vogliano in realtà solo rottamare parole antiche, semplici come: lavoro, giovani, donne, servizi,…sud.