Gli aspetti formali dell’opera d’arte
L'interesse per gli aspetti formali dell' opera d' arte è alla base di un primo tentativo di fornire un fondamento scientifico al giudizio estetico concentrando l' analisi sui caratteri specifici del' opera, quelli visivi.
Alla fine dell' Ottocento, la scuola formalista elaborò la teoria della "pura visibilità", secondo la quale nell' analisi dell' immagine si deve prestare grande attenzione agli aspetti espressivi, ai valori plastici formali, spaziali, tecnici e materiali; mentre artista e soggetto della rappresentazione sono posti in secondo piano. Per il critico Wolfflin, esponente di questa scuola, lo stile è in continuo sviluppo e si pone al di sopra delle personalità dei singoli artisti. Egli ha indagato lo sviluppo storico degli stili e delle forme, individuandone un percorso ciclico che si ripeterebbe più volte nel corso della storia, passando da opere caratterizzate da forme sempre più aperte ed articolate.
Nell' arte greca, per esempio, gli artisti dell' età arcaica hanno utilizzato forme chiuse e simmetriche, che nei periodi successivi (classico ed ellenistico) si sono via via aperte da ogni rigidità.