“Scrittura al femminile. Blog e dintorni”
“Scrittura femminile. Blog e dintorni”: Al Caffè Raiano, in via Patturelli a Caserta, il 5 gennaio, organizzato da Liberalibri, Fuci, Forum per l’Acqua, si è discusso di differenza della scrittura tra uomo e donna, maschio e femmina. Ospite principale della serata la blogger Debora Landolfi e anima critica e conduttrice Rita Raucci che, con animo colto e vivace, ha condotto la serata degli interventi. Tra gli ospiti Mena Moretta, dove la coordinatrice provinciale per i referendum dell’acqua non ha parlato di oro blu ma di memorie musicali che riassumevano la vita di una donna delusa ed illusa da una vita forzata dagli altri. Antonella Croce, restauratrice, ha illustrato la vita e i dipinti della seicentesca Artemisia che come bravura, tecnica, vigore, nulla aveva ad invidiare al più famoso Caravaggio. La poetessa romana Napolitano ha letto le sue vigorose poesie. La intellettuale Vanna Corvese ha declamato sollecitanti scritture. Candida D’Auria attraverso un brano di Clarissa Pinkola Estés, ha voluto evidenziare la ritrovata ferinità femminile. Invece Sonia Pagella, attraverso la scrittura della blogger marchigiana Sara Iommi, ha letto di Virginia Wolf per sottolineare, che la donna non ha mai avuto una propria indipendenza economica, sociale, spirituale e lo scrivere femminile è stato quasi nullo per via della sua schiavitù e precarietà nei confronti dell’uomo. La signora Anna, invece, ha letto di Wislawa Szimborska, saggista, poetessa, polacca, per stigmatizzare la possibilità della pace e dell’amore contro le guerre perché l’utopia della vita serena non fosse solo un cimitero di morti. Rita Raucci ha inoltre evidenziato, dopo la lettura dei “post” di Debora Landolfi, che la scrittura esula dalla femminilità o mascolinità ma si deve parlare solo buona o cattiva scrittura. Debora Landolfi ha inoltre sottolineato lo scrivere come rito: “Scrivere è viaggiare, è ricordare, dare un senso, un colore, una ragione. E’ lei che la fa viaggiare. Lei la pulisce ogni volta. Pulisce i vizi, pulisce il nero. Ci si sente migliori”. Tra gli attenti spettatori vi erano il pittore sannicolese Gerardo Del Prete e la professoressa Elisabetta Petrarca. Questo ciclo di incontri è stato voluto da Liberalibri perché la Biblioteca siamo tutti noi e secondo tale associazione la lettura, cultura, la scrittura è di tutti e deve uscire dai circoli, dalle case, dalle strutture per allargarsi a tutti, per far pensare, discutere, ridere e parlare di temi che non siano solo ad appannaggio di scrittori affermati su quotidiani locali ma di tutti colori che amano pensare di una città non solo morente ma ancora vitale fatta di vita, cultura e lavoro. Dove i figli migliori devono solo scappare per non ritornare e dove forse un sindaco donna potrebbe rimettere “le cose a posto”.