Concluso il tradizionale ciclo teatrale natalizio
Con una commedia che rappresenta personaggi e fatti comuni dall’esito esilarante, il Gruppo Teatrale Vitulaccio ’89 ha concluso il tradizionale ciclo natalizio 2011. E’ stata una sapiente scelta fatta tra le 56 commedie che Eduardo De Filippo scrisse durante la sua carriera di attore ed autore.
Lo scrittore Corrado Alvaro affermava: "Se dovessimo indicare un teatro che desse l’essenza della vita italiana nella finzione scenica, dovremmo indicare quello di Eduardo De Filippo“. E l’oculata scelta, da parte di Saverio Scialdone, di una fra le più famose commedie di Eduardo: “Uomo e Galantuomo”, ha chiuso in bellezza il ciclo teatrale 2011.
Ancora una volta la rappresentazione si è svolta nell’Auditorium Giovanni Paolo II di Vitulazio, messo a disposizione dal parroco Don Pietro Lagnese che, in prima fila, insieme al Comandante la Stazione dei Carabinieri di Vitulazio M.llo Crescenzo Iannarella, ha assistito compiaciuto al succedersi delle disavventure di una compagnia teatrale diretta da Don Gennaro de Sia, interpretato magistralmente da Orlando Di Lillo. Sul palcoscenico si sono succeduti in ruoli esilaranti 13 attori che, come sempre, hanno dato il meglio di se stessi. “Uomo e Galantuono” è la classica commedia eduardiana ricca di sottintesi, ironia, furbizia e barlumi di finta pazzia, il tutto premiato dal pubblico con applausi e risate di compiacimento. Fra gli ottimi 13 interpreti, oltre ad Orlando Di Lillo, meritano una citazione: Carmine Scialdone, Roberto Celentano, Rina Altieri e Loredana Di Fusco, al termine circondati dai loro fans che esprimevano tutta la loro ammirazione.
Prima dei saluti finali, il Gruppo teatrale appariva sul proscenio per ricevere gli ultimi meritati applausi, mentre Saverio Scialdone annunciava: "Ci rivedremo nel mese di giugno quando assisterete ad una commedia in cui debutteranno i giovani attori iscritti ai corsi della nostra scuola di recitazione che, con nostra grande soddisfazione, vede sempre aumentare il numero degli alunni appassionati di teatro”. Una lodevole iniziativa, questa, che riesce ad allontanare i giovani da possibili e dannose deviazioni.