NICOLAMM(A)ORE al Teatro Civico 14

Un uomo gentile a metà tra la terra e il mare, un re avido e meschino. “Nicolamm(a)ore” è il nuovo progetto di Antonio Iavazzo (suoi l’adattamento e la regia) che andrà in scena il 21 gennaio alle ore 21.00 al Teatro Civico 14 di Caserta, con replica domenica 22 alle ore 19.00. Un intreccio lontano, la favola di un eroe semplice ispirata al testo “Leggenda e cunto di Colapesce” di Manuela Mazzi e Raffaele Rizzo che la co-produzione Il Colibrì, Il Pendolo e Itinerarte affida a un cast di sette attori e due danzatori: Raffaele Iavazzo, Giovanni Arciprete, Rosario Salvati, Lara Corace, Marianita Josepha Vardaro, Elvira Del Monaco, Emilio Antonio Cozza, Mina Fiore e Luigi Rende.
Quella raccontata da Iavazzo (con la consulenza drammaturgica di Maria Pia Dell’Omo) è una storia antica che affonda le sue radici nella tradizione siciliana del XIV secolo e che vuole il re Federico II affascinato dalle potenzialità di sfruttamento della condizione di uomo-pesce. E’ per questo che il sovrano cerca di trasformare il giovane Colapesce in “servitore”, utilizzandolo come avamposto affidabile del mondo marino. Per farlo, tenta la strada della seduzione riconoscendogli titoli nobiliari e nominandolo messaggero per far pagare le tasse agli abitanti del mare. Su questo humus, si innestano musiche e canti della tradizione popolare e di un repertorio sperimentale che vivono sul palco nell’esecuzione dal vivo dell’ensemble formato da Emilio Antonio Cozza, Francesco Di Cristofaro, Francesco Natale ed Danilo Parolisi, e guidato dal maestro Natale. Non solo voci e suoni, ma anche soluzioni scenografiche e video installazioni firmate da Edoardo Di Sarno a incorniciare la proiezione de “Lo Guarracino” di Michelangelo Fornaro, stop-motion film finalista ai David di Donatello nel 2005 con Lello Giulivo e Marcello Colasurdo.
Per Antonio Iavazzo, “Colapesce incarna la figura eroica ed eterna del mito rigeneratore e salvifico, e lo fa in una messinscena perennemente in bilico tra il grottesco, la commedia e la farsa, l’opera buffa e la tragedia. Questo spettacolo racconta anche una favola delicatamente “ecologica”, in armonia con la leggerezza della vita e la sacralità di destini segnati ineluttabilmente dalla malattia della bellezza e della poesia”.
Informazioni e prenotazioni:
info@teatrocivico14.it
0823.441399

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