Lotta all’evasione ed al lavoro nero

La Segreteria Regionale della Confederazione Cisas per la Campania plaude l’Agenzia delle Entrate che ha incrementato i controlli per la lotta alle evasioni fiscali ed al lavoro nero, che prospera dovunque, ma di più in Campania. “Le nuove norme governative, che sinora hanno colpito solo i pensionati ed i lavoratori in regola” – ha affermato Mario De Florio, segretario regionale della Campania della Cisas – “prevedono l’incremento della lotta alle evasioni fiscali ed al lavoro nero, che creano delinquenza e falsa ricchezza. Si parla di povertà e di disoccupazione, mentre ristoranti, pub, locali di lusso e rivendite di telefonini di ultima generazione sono sempre affollati, mentre sempre più numerose sono le auto costose e di grossa cilindrata che scorrazzano velocemente. Abbiamo appreso che nel solo 2011 su oltre 250.000 auto vendute il cui valore era superiore ai 100.000 euro, solo il 72 per cento degli acquirenti poteva permettersi auto di lusso. Questo significa” – ha aggiunto De Florio – “che i poveri sono solo quelli che pagano regolarmente tasse e tributi, mentre gli altri vivono bene grazie al lavoro nero ed alle evasioni fiscali, vedi le categorie di lavoratori Autonomi, quali Commercianti, Coltivatori diretti, Artigiani, Legali, Medici e Specialisti. Bene ha fatto, dunque, l’Agenzia delle Entrate nel controllare mete turistiche per Vip come Cortina e a Portofino, ed è una cosa da estendere a tutte le altre località sciistiche, specie durante il fine settimana. Dovunque e sempre, anche nei giorni normali” – ha sottolineato il leader sindacale – “come già bene fanno la Guardia di Finanza e le altre Forze dell’Ordine per riportare maggiore legalità ed equità. Un plauso all’Agenzia delle Entrate, che incomincia a piacere agli italiani onesti, che sono ancora tanti in Italia, specie se continuerà nei controlli a tappeto e per tutti”. Non sarebbe, quindi, male – a parere della Cisas – un controllo a tappeto almeno dal Venerdì alla Domenica di ogni settimana, ove le persone, utenti, fanno vistosamente la fila per entrare nei locali pubblici per consumare, molto spesso senza ricevuta fiscale, mentre il personale dei predetti locali, numeroso in quelle giornate, lavoro quasi sempre al nero.

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