La Clinica S. Anna paga le spettanze solo a dieci dipendenti, sindacato pronto ad azioni di protest
I lavoratori delle Cliniche Private del casertano sono ancora senza le retribuzioni arretrate, come nel caso delle Cliniche Sant’Anna e Villa del Sole di Caserta. Addirittura, sarebbe avvenuta presso una di essa, la Clinica Sant’Anna, una gravissima forma di discriminazione a danno del personale, avendo ricevuto – solo una parte di esso – un acconto sulle tante spettanze arretrate. La Segreteria della Confederazione Cisas di Caserta ha scritto un’apposita nota alla Direzione Aziendale per verificare la cosa e per sollecitare nuovamente i dovuti pagamenti, non potendo più il personale dipendente continuare a vivere e lavorare, senza le dovute retribuzioni. “Facendo seguito alle numerose sollecitazioni da parte della Cisas in merito al pagamento delle retribuzioni arretrate al personale, si fa presente che alcuni lavoratori dipendenti hanno comunicato, alla scrivente Segreteria Cisas, che Codesta Direzione avrebbe provveduto a versare un acconto sulle spettanze solamente ad una decina di dipendenti, non a tutto il personale”. È quanto scrive in una lettera indirizzata ai vertici della proprietà della Clinica Sant’Anna di Caserta, la segreteria provinciale della Cisas – “Se la cosa fosse vera, pur confermataci” – prosegue la missiva – “sarebbe stata operata una gravissima discriminazione ai danni del restante personale, che fa il proprio dovere. In ogni modo, sollecitiamo – ancora una volta – il pagamento dovuto, atteso che sembrerebbe l'Asl abbia provveduto a versare altre somme di competenza di Codesta Casa di Cura. Si fa presente che il personale è giustamente arrabbiato e non è più disponibile ad ulteriori attese, nonostante la mediazione e gli interventi continui della Segreteria Cisas e della Rsa – Cisas. La Segreteria della Cisas si è riservata, alla luce di quanto sopra, ogni azione di tutela in merito”. Pur non citando espressamente quali possano essere le eventuali azioni di protesta nei confronti della direzione della Clinica Sant’Anna, è presumibile che una simile azione non è da scartare, visto che con questa presa di posizione si discriminano le maestranze, come che ci fossero dipendenti di serie “A” e dipendenti di serie “B”. la vicenda passa ora nelle mani della dirigenze del presidio sanitario privato.