L’Incubo dell’artista capuana Anna Pozzuoli fa tappa a Pordenone

Si conclude giovedì 16 febbraio “InCubo”, la mostra che l’artista capuana Anna Pozzuoli ha realizzato a Pordenone nella sede dell’Associazione Culturale La Roggia. In occasione dell’inaugurazione è stato presentato il catalogo a cura del critico d’arte casertano Enzo Battarra. In realtà sono alcuni anni che tra il centro espositivo friulano e il mondo artistico di Terra di Lavoro si è creato un ponte ricco di scambi culturali. La galleria di Pordenone, ottimamente condotta da Giovanna Lisa, si avvale della consulenza del critico Enzo Di Grazia, aversano, da anni trapiantato nella cittadina del Nord-Est. E questo ha reso possibile che alcuni dei migliori artisti del territorio casertano abbiano esposto a Pordenone, così come molti protagonisti dell’area friulana siano stati presenti all’ombra della Reggia vanvitelliana. In questo proficuo scambio si va a inserire la mostra personale di Anna Pozzuoli. Nel testo in catalogo Enzo Battarra scrive: “Incubo, come nightmare, oppure InCubo, come living in a box. Il senso della vita non cambia. Paura, ansia, timore di soffocamento: sono sintomi comuni. Un demone notturno giace con noi e ci rinchiude in un cubo nero. Anna Pozzuoli svela la consapevolezza di una vita imprigionata in una scatola, una vita rinchiusa in se stessi. Si iniziano i giorni, a volte, in una incubatrice che ci fa sopravvivere al male ambientale, ma si rimane poi tutti incubati in un contenitore impalpabile che ci schiavizza, che ci toglie la luce”. Battarra continua: “In una serie di opere tridimensionali una minuscola figura umana metallica e filiforme si agita in un cubo perfetto, una sorta di danza macabra sul palcoscenico della vita. E intorno altre immagini su superficie, dove trionfano cubi e quadrati, e poi parole, parole, parole, dove ancora un colore metallico si impadronisce della scena. Alcune sono parole intelligibili, altre sono solo lettere di un alfabeto dimenticato, tentativi di una scrittura che non può essere liberatoria. Non ci sono più parole compiute. Il male non può essere esorcizzato, perché i rituali sono caduti nei crepacci della storia. A tratti, nel caos segnico, si ritrovano motti a noi familiari che rimandano alla realtà informatica e digitale, evocando internet e la comunicazione telematica. Ma non c’è libertà neanche nel surfing all’interno del cubo/monitor, non c’è libertà nel web. La Rete è un’invisibile recinzione, è una falsa socializzazione che mette ancora più confini al singolo internauta. Windows non sono finestre su un mondo reale. Oggi è il virtuale a incubarci con un potere sottile, avvolgente come una rete, seducente come una luce notturna. Straordinaria e drammatica è la storia solitaria di Steve Jobs”.
Biografia- Nata negli USA, Anna Pozzuoli si forma in Italia presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Lavora come restauratrice e realizza lavori di rilievo per ditte di restauro. La sua attività come pittrice comincia nel 1999.
– 2000 “Girovagare” personale nella galleria “Ciak” a cura di Enzo Battarra.
– 2002 “B-fronte” a cura di Marco di Mauro.
– 2004 ” Light@codiceabarre” libreria Guida palazzo Lanza di Capua a cura di Maurizio Vitiello.
– 2005 “Essere Toto’” galleria “il Metro’” Caserta a cura di Enzo Battarra e Luigi Fusco.
– 2007 “Linguggi e Linguaggi” a cura di Massimo Sgroi, “Luci d’artista ” di Giorgio Agnisola, “Espressioni a confronto” a cura di Marco di Mauro nel Museo Minimo di Napoli.
– 2009 “Emozioni Memoria Ricordi” installazioni a cura di Massimo Sgroi nella sala delle madri, nel Museo Campano di Capua.
Nello stesso anno e’ presente con un’opera nel Museo d’arte Contemporaneo di Caserta.
– 2010 apre il ciclo “Morphè” Villa Bruno S. Giorgio a Cremano a cura di Luciano Caprile, sempre nello stesso anno “Exprimenta Linguae” presso la Biblioteca Landolfo Caracciolo S. Lorenzo Maggiore Napoli, con il Linguaggio del gioco a Sabaudia, con Muralespanso e Stendardi d’artista a cura di Gabriele Marino a Diamante (Calabria) con “Mithra sol Invicus” nel Museo Archeologico di Santa Maria C.V., e infine “Human’s Right” a cura di Roberto Ronca a Rovereto
– 2010 installazione nella mostra “Dèmos” a cura di Alfredo Fontanella; installazione nel ciclo “Seven” a cura di Roberto Ronca a Villa Vannucchi S. Giorgio a Cremano.
– 2011 e’ presente con una sua opera in galleria “Arte e Arti” in S. Paolo (Brasile) a cura di Sueli De Mico, nello stesso anno con installazioni nella nuova serie del ciclo “Seven – I sette vizi capitali – L’invidia e L’accidia”. In questo periodo sta realizzando lavori per l’arredo di importanti Alberghi di Roma e Genova
 

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post