Un Don Trastullo fluorescente

Ci sono tanti colori sul palcoscenico del piccolo e grazioso Teatrino di Corte del Palazzo Reale di Napoli, preziosa cornice in questi giorni di una bella messinscena dell’Intermezzo musicale “Don Trastullo” di N. Jommelli.
La storia di questa breve opera musicale – diretta per la stagione del Massimo Napoletano dal giovane Maurizio Agostini – è tratta da un libretto anonimo; essa è interamente fondata sulla narrazione delle vicende di soli tre personaggi recitanti, i quali dipingono un tranello amoroso di cui, solo alla fine dello spettacolo, si capirà l’esito.
L’idea di fondo della rappresentazione è stata quella di accentuare tutto ciò che di musicalmente e teatralmente bizzarro c’è nel testo, sia quello poetico, sia quello musicale.
I colori sgargianti, quasi fluorescenti, delle scene e dei costumi, ad esempio, sono il primo elemento che salta agli occhi dello spettatore; molti altri, tuttavia, emergono nel corso della rappresentazione e permettono di dare un tocco di grande originalità ad un’opera che per troppo tempo è rimasta fuori dai cartelloni dei teatri lirici, non solo italiani.
Eppure, nonostante la tanta originalità della scenografia e la caratterizzazione dei personaggi immaginate dalla creatività del regista Riccardo Canessa, lo spettatore avverte pienamente lo spirito della musica del Compositore aversano. Nelle note di Jommelli c’è la tipica vivacità della musica settecentesca che guarda maliziosamente ad una concezione semplice e gioiosa della musica e della vita.
Molto bravi tutti i cantanti impegnati sul palco. Essi coniugano con grande naturalezza doti canore e recitative, indispensabili per la buona riuscita di uno spettacolo composto in larga parte da recitativi.
Lo scelta di allestire per questa stagione lirica “Don Trastullo” è figlia della ferma volontà della Direzione del Teatro di San Carlo di recuperare i lavori del Settecento Napoletano. All’esperimento di questi giorni seguirà un’altra importante esperienza: infatti, nei prossimi mesi è prevista la rappresentazione di due Intermezzi comici di Domenico Cimarosa, anche egli musicista di origini aversane.
Lo spettacolo andrà in scena fino al prossimo 11 marzo.

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