Salvare ad ogni costo l’art. 18 per la tutela dei licenziamenti ingiusti
Lunedì 19 marzo, festività di San Giuseppe, è continuata la farsa delle Trattative al Ministro del Lavoro, ove si continua a recitare sulla già decisa morte dell’art. 18, che riguarda solo i licenziamenti illegittimi e non i giovani e l’Occupazione, che tardano a venire, come precisa la Segreteria della Confederazione Cisas con una sua nuova nota sull’argomento, che ricorda il licenziamento ingiusto dell’impiegato di Caserta Ambiente, solo perché aderente alla Cisas, il quale riprenderà a giorni il lavoro proprio grazie all’art. 18: “All’inizio, non essendo stati invitati, alcuni Sindacati avevano elemosinato un incontro col Governo. Ora, fanno finta di trattare, quando già sanno di firmare tutto quello che, di norma, accettano sempre dalla controparte. I pensionati ed i lavoratori dipendenti sono furiosi perché, essendo stati gli unici a dover supinamente subire i sacrifici, sono ancora in attesa della proclamata equità e giustizia per tutti, mentre si parla inutilmente di abolire l’art. 18, che riguarda i licenziamenti ingiusti e non l’Occupazione. Intanto, la benzina, il costo della vita, l’inflazione, la disoccupazione continuano ad aumentare senza alcun intervento. Unica cosa positiva per il Governo Monti, che incomincia a non piacere più, è stato il suo comportamento sobrio e fattivo, senza i continui show televisivi dei passati governanti. Ai cittadini non resta che incominciare a farsi veramente sentire, se continueranno ad essere solo tartassati e raggirati”.