Intervista ad un giovane “speranzoso”
La data delle amministrative bellonesi si avvicina sempre più e già si fanno molte speculazioni sulle possibili liste in lizza per il rinnovo del Consiglio comunale. Accordi vengono presi e sulla scena politica si affacciano nuovi volti o, per la maggiore, si riaffacciano vecchie conoscenze delle Amministrazioni passate. Tuttavia in questa tornata elettorale una voce, flebile all'inizio ma che acquista mano mano sempre più forza, si trova a stonare con le solite canzonette elettorali. E' la voce del gruppo"Speranza per Bellona".
Il gruppo, nato sulla scia del più ampio movimento Speranza Provinciale, cerca di insinuare la "scomoda" idea che un cambiamento nel modo di gestire la cosa pubblica sia possibile. Gli appartenenti a tale gruppo da un po' di tempo, con numerose attività e con un atteggiamento che i soliti noti della sfera politica definiscono oltremodo naif, inneggiano a tale cambiamento con argomenti come onestà, trasparenza e legalità. Argomenti che negli ultimi anni i cittadini bellonesi si sono rassegnati ad accantonare affidandosi, senza valide alternative, ad un modo clientelistico di vedere la sfera pubblica, che molti definirebbero al limite del "camorristico".
Ma un vero cambiamento è possibile? Risponde Michele Altieri portavoce di Speranza per Bellona.
Innanzitutto Michele, come sei finito in questo gruppo? Cosa ti ha convinto ad aderire a questo movimento?
Sono finito in questo gruppo di persone perbene mentre ero nella schiera dei disillusi, probabilmente dei non votanti, avendo giurato su me stesso di disinteressarmi a vita della disgustosa politica dei portaborse e tirapiedi. Mi ha convinto ad aderire la pulizia, la trasparenza e la reputazione dei compagni che ho trovato. La dignità di chi non intende chiedere piacere ma far valere diritti.
Cosa porta di nuovo Speranza per Bellona, rispetto ad altri progetti già visti nel passato?
Speranza mi ha convinto perché estranea ai partiti, anzi non solo, è estranea ai potentati locali, gli eterni amici del ragioniere Casoria, per chi ricorda "La banda degli onesti" di Totò. E' il curriculum vitae degli aderenti che parla da solo, fatto di associazionismo, volontariato, terziario e, perché no, di tanti tavoli sparecchiati da cameriere con decoro invece che di tante anticamere presso il Consiglio Regionale (anticamera PD, PDL o chi per essi cambia poco).
Cosa vi proponete di fare, in concreto, per supportare questo cambiamento?
Ci proponiamo di non delegare in bianco, di mettere piede direttamente dentro il consiglio comunale per vigilare, controllare o amministrare, con spirito di servizio e facendo della trasparenza alla ennesima potenza un metodo. Certamente non ci proponiamo di truccare concorsi, non ci proponiamo di pilotare assunzioni. Men che meno di truccare i bilanci.
Quale sarà in sintesi la vostra linea d'azione?
La nostra linea d'azione sarà caratterizzata in primis dalla verifica della reale situazione finanziaria del comune; questo è il punto zero senza il quale ogni progetto diventa una promessa del ponte sullo stretto di Messina o del palaghiaccio, tutte parole buone per acchiappare voti e poi…
Molti si chiedono perché non vi unite con le altre forze per formare un'unica lista contro l'amministrazione uscente. La vostra posizione?
Quello che ci tengo a sottolineare è che qui non si sta facendo una battaglia contro l'amministrazione uscente, ma contro il suo modo scriteriato di amministrare la cosa pubblica. Il nostro obiettivo è di sradicare quest'atteggiamento e di riportare l'idea di politica alla sua definizione originale, e cioè servizio per tutti e non privilegio di pochi, con idee, progetti e trasparenza. Per fare ciò riteniamo che sia inutile associarsi ad un calderone di forze che otterrebbe come unico risultato il sostituire un gruppo di potere ad un altro. Noi puntiamo solo sulle nostre forze e sulla "Speranza", per l'appunto, di un risveglio delle coscienze dei cittadini.
Ma pensate che Bellona sia pronta a tale radicale cambiamento?
Lo scoglio da superare, il clientelismo, è davvero ostico. Tuttavia preferiamo che siano le persone stesse, nella loro completa libertà del diritto di voto, a scegliere se attuare o meno questo cambiamento. Tutto ciò che possiamo fare è sperare, come dice il nostro simbolo. Noi dal canto nostro ci mettiamo il nostro pieno impegno, che speriamo verrà ripagato.
Speranza Provinciale Circolo di Bellona
Addetto alla comunicazione
Gaetano De Luca