Disastro ambientale a Bellona. Emanata ordinanza cautelare

Nube tossica sopra di noi, diossina dentro di noi. Quasi 4mila tonnellate di rifiuti in fiamme da tre giorni, nell’area esterna dell'Ilside, sito di stoccaggio di rifiuti ubicato in loc. Ferranzano, hanno provocato una nube di fumo colmo di diossina che sta tuttora ricadendo sui terreni della zona bellonese e oltre. L’incendio è scoppiato nella notte del 17 aprile e sono ancora da accertarne le cause, probabilmente di origine dolosa  anche se, dai primi rilievi, risulta che le balle non contenessero solo rifiuti secchi, ma anche composti umidi che possono provocare processi di autocombustione.

Il sindaco di Bellona Giancarlo Della Cioppa, tramite un’ordinanza d’urgenza emanata ieri 18 aprile su sollecitazione dell'Asl, dell'Arpac e dei Vigili del Fuoco, ha ordinato l'evacuazione di circa ottanta persone residenti nella area circostante all’azienda: è stato ordinato “l’allontanamento dalle proprie abitazioni in misura precauzionale con misure autonome di sistemazione presso familiari o conoscenti”; si richiede inoltre di segnalare al numero 327 6845435 eventuali differenti misure di sostegno abitativo.

L'ordinanza numero 12, precedentemente emanata, contiene misure cautelari rivolte ai cittadini: si consiglia di «tenere chiuse porte e finestre delle abitazioni, evitando per quanto possibile attività esterne; di sottoporre a lavaggio accurato, prima del consumo, tutti i prodotti ortofrutticoli quali ortaggi, verdure, frutti dotati di buccia che dovranno essere lavati e sbucciati; allo stesso modo gli ortaggi formati da strati o foglie sovrapposte dovranno essere puliti delle parti esterne e lavati»; infine di «sospendere le attività di lavorazione meccanica dei terreni, raccolta, aratura e pascolo, alimentando gli animali con foraggi secchi».

È in corso l’elaborazione di un’ulteriore ordinanza in seguito alla riunione tenutasi ieri sera al municipio di Bellona, dove sono intervenuti gli esperti di Arpac, Asl, Vigili del Fuoco, il funzionario del settore ecologia della provincia di Caserta e gli ufficiali delle forze dell'ordine.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post