Incendio Ilside di Bellona: nessun rischio di tossicità
La plastica andata in fiamme all’Ilside non è di tipologia clorurata la quale è causa di concentrazione di diossina, per cui non rilascia alcun grado di tossicità. A riferirlo è il Direttore del dipartimento provinciale dell’Arpac di Caserta dott. Antonio De Sio: «I rifiuti che stanno bruciando non sono tossici né pericolosi. Se non si sente nell'aria un odore acre, tipo creolina, non c'è da preoccuparsi. Inoltre il vento ha permesso alla nube di dileguarsi molto più velocemente. Voglio rassicurare anche riguardo la questione delle falde acquifere, perché le ceneri che ricadono si posano su verdure, ortaggi e suolo ma non arrivano in profondità». Le prime analisi sono state effettuate nei pressi del focolaio e delle prime abitazioni utili: in questo secondo caso non sono stati riscontrati elementi nocivi. Sono in corso gli esami su campioni di verdure a foglie larghe da parte dei tecnici Arpac e dell’Asl i cui risultati saranno comunicati al Prefetto e inoltrati agli organi stampa.
L’assenza di rischi di tossicità conseguenti all’incendio dei rifiuti presenti nell’Ilside è stata confermata anche dagli amministratori dell’azienda e dai vigili del fuoco che tuttora stanno operando a turni di 8-10 ore privi di mascherine.
Si attende, dunque, la diffusione di un nuovo comunicato in seguito alla riunione tenutasi ieri sera al municipio di Bellona, dove sono intervenuti gli esperti Arpac, Asl, Vigili del Fuoco, il funzionario del settore ecologia della provincia di Caserta e gli ufficiali delle forze dell'ordine; comunicazione che confermerà la non pericolosità della nube nera ormai dissolta, provocata dal vasto rogo di quasi 4mila tonnellate di rifiuti, scoppiato nella notte del 17 aprile nell’area esterna dell'Ilside, sito di stoccaggio di rifiuti ubicato in loc. Ferranzano.