Oggi il PD festeggia la festa del lavoro

Casagiove – Due importanti manifestazioni hanno caratterizzato il ponte feriale dei

democratici casagiovesi. Ieri, 30 aprile, è stato ricordato il trentennale dell’assassinio di Pio La Torre e Rosario di Salvo, assassinati a Palermo il 30 aprile del 1982. Oggi, invece, festeggiano la festa del Lavoro. “La ferma volontà di Pio La Torre di dare al Paese una  legge che aggredisse i patrimoni dei mafiosi e la battaglia pacifista contro i missili a Comiso” – hanno scritto in una nota i democratici di Casagiove – “scatenarono la furia degli assassini. Si sa tutto, o quasi tutto, degli esecutori del delitto: uomini della cupola e sicari di Cosa nostra. Ma i  processi e le condanne non hanno detto tutta la verità. Nell'inchiesta, sempre aperta, si proietta l'ombra di altre entità – poteri occulti, servizi segreti internazionali – che rendono assai fosco il quadro di quello che e' stato, il più inquietante dei  ''delitti politico- mafiosi''. L’Italia” – conclude la nota – “non ha bisogno di misteri ma di esempi di onestà, di  coraggio, di coerenza nella lotta alla mafia e alla camorra”. La festività del 1° maggio, invece, è dedicata, daparte del PD, a coloro che sono caduti sul lavoro, a chi non ha lavoro e a chi teme di perderlo, ai giovani, dei quali  solo 1 su 5 ha un lavoro, ai precari che vivono nell’incertezza del domani, alle donne tenute escluse dal lavoro e discriminate. Il Paese” – prosegue il volantino che verrà diffuso questa mattina nelle piazze di Casagiove – “non può vivere di solo rigore, il Governo attui da subito politiche per la creazione di lavoro, tagli le spese inutili e i costi parassitari, anche della politica, recuperi l’enorme evasione fiscale e riavvii gli investimenti. Il lavoro” – conclude il volantino – “è dignità, libertà dal bisogno, speranza, futuro. Il lavoro è indispensabile per combattere le camorre. Il lavoro è un valore e un diritto”. Il circolo del PD di Casagiove ha prodotto il volantino per chiedere una politica forte del lavoro destinata a dare risposta alle aspettative di giovani, donne precari, disoccupati. Il volantino è tra l'altro dedicato ai tanti morti sul lavoro che in assenza dei presidi di sicurezza essenziali perdono la vita o rimangono feriti e/o con gravi disabilità.

 

 

 

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