Manca Commissione Pari Opportunità e Consulta degli Anziani

“Una società che invecchia – al pari di quella attuale in ambito europeo, nazionale e regionale – si differenzia sia sotto il profilo dei bisogni e delle potenzialità espressi dal suo capitale umano, sia rispetto all'organizzazione sociale ed al sistema di relazioni, ai processi decisionali, agli orientamenti culturali e agli stili di vita rappresentativi”. È quanto ha affermato il consigliere comunale Vincenzo Santamaria, ex PD dichiaratosi Indipendente, che ha negativamente commentato il fatto che, oltre alla Commissione Pari Opportunità, l’Amministrazione comunale non ha ancora eletto la Consulta degli Anziani, di cui in passato aveva già fatto parte lo stesso Santamaria. “Il diritto degli anziani” – ha tenuto a precisare il consigliere – “è fissato anche nell'articolo 25 della Carta dei diritti dell'Unione europea, quando afferma che "l'Unione europea riconosce e rispetta il diritto degli anziani a condurre una vita dignitosa e indipendente e di partecipare alla vita sociale e culturale". Per quanto riguarda l'Italia, la recente evoluzione nell'ambito dell'organizzazione del welfare ha visto la regolamentazione a livello nazionale del settore dell'assistenza sociale sulla base di una multidimensionalità di interventi a favore del benessere del cittadino (Legge quadro n. 328 del 2000 e successive), ed è stata sensibilmente caratterizzata” – ha aggiunto – “dal passaggio di competenze dal livello centrale alle Regioni e agli enti locali in relazione a materie quali la tutela della salute (Legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3). Con la Legge Regionale nr. 21 del 18-10-1989, in Campania è stata istituita la Consulta regionale per gli anziani, col ruolo di consulenza per gli organi della Regione nella materia relativa alla presente legge. Il Comune di San Nicola La Strada” – ha concluso Santamaria – “dovrebbe promuovere l'educazione ad una cultura che valorizzi la persona, in particolare rispetto alla fascia della Terza Età, per rendere possibili le trasformazioni sociali, culturali ed economiche che esaltino la soggettività degli anziani come protagonisti; in particolare dovrebbe agevolare lo sviluppo di forme di autogestione e di volontariato tra gli anziani allo scopo di garantire la loro autonomia personale ed anche la capacità di rimanere attivamente impegnati nel contesto sociale, avvalendosi proprio della Consulta Comunale degli Anziani. La Consulta Comunale degli Anziani” – secondo il parere di Santamaria – “dovrebbe proporre di realizzare un miglioramento nella qualità della comunicazione e nella reciproca informazione in ordine a problemi, servizi ed iniziative che investano la tutela dei diritti dei cittadini anziani e, più in generale, gli interessi dell'intera collettività. Per il conseguimento di tali scopi la Consulta” – ha aggiunto – “dovrebbe promuovere iniziative di conoscenza della realtà del mondo degli anziani, avvalendosi anche, a tale scopo, di organismi ed associazioni di volontariato impegnati nel settore; promuovere la realizzazione di convegni, incontri, dibattiti, ecc…, sulla condizione degli anziani; fornire pareri, quando ne venga fatta richiesta dalla Giunta Comunale, su provvedimenti inerenti la materia; avanza proposte al Consiglio, alla Giunta e al Sindaco per l'adozione di atti spettanti ai vari organismi nell'ambito del settore; rivolge” – ha, infine, concluso – “quando lo ritiene necessario, interrogazioni al Sindaco o alla Giunta”. È giunto il momento che il sindaco Delli Paoli passi dalle parole ai fatti. Il 15 settembre 2011, nel suo discorso programmatico al Consiglio comunale, Delli Paoli disse, fra l’altro, che avrebbe rivolto “….particolare attenzione al sociale nell’ambito di una sempre più efficace ed efficiente erogazione dei servizi per i meno abbienti e le persone in stato di bisogno”. Dunque, gli Anziani hanno bisogno di un aiuto, cominciamo con l’istituzione della Commissione Comunale degli Anziani.

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