Al capolinea l’ossessione dei cognomi insopportabili

Chiamarsi: Porco, Troia o Ciuccio, o magari Culetto, Cacchione, Minchia o Pallazzoni, Piscione, Bastardo, Fallito o anche semplicemente Ricotta, Lattuga o Finocchio. Come dire: quando il cognome diventa un'ossessione. Anni di stupidi dileggi, di battute scontate sono il prezzo da pagare per cognomi di questo tipo e, spesso, chi li porta non ne può più: così migliaia di cittadini hanno affrontato la non semplicissima procedura per cambiare un cognome ritenuto ridicolo o vergognoso. Ora tutto diventa più semplice. Dal 9 luglio basterà una domanda circostanziata, spiegando i motivi della volontà di cambiare, indirizzata al prefetto che potrà rispondere con il decreto di concessione. In pratica, si potrà chiedere di unire al cognome del padre quello della madre, ma si potrà anche chiedere di aggiungere il cognome del marito ai propri figli da parte della donna che, rimasta vedova o divorziata, si e’ risposata. Ed altra novità, potrà fare istanza anche chi e’ divenuto cittadino italiano e vuole però che venga mantenuto il nome con cui e’ conosciuto al di fuori. Infatti, entrerà in vigore il Dpr 54/12 che semplifica la procedura. Spigolando tra chi ha scelto di cambiare cognome si scopre "da cancellare", quelli che richiamano animali, parti del corpo, abitudini sessuali, oggetti, condizioni personali da insulto.

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