Scivola nel silenzio più totale il referendum contro la casta
Scivola nell’oblio più totale la notizia che presso gli uffici comunali di tutta Italia è possibile sottoscrivere il referendum che vuole abrogare le indennità spettanti ai parlamentari, i quali, mentre la totalità degli italiani combatte una dura lotta contro la crisi mondiale (che è possibile diventi come quella americana del 1929), continuano a percepire stipendi, indennità, pensioni dorate vita natural durante, benefit e quant’altro, fregandosene di quello che sta passando il popolo italiano. I media e le televisioni di stato, private, locali, dovrebbero rendere noto che è possibile sottoscrivere questo referendum sino al prossimo 26 luglio e che per essere valido, il referendum deve essere sottoscritto da oltre 500.000 firme. Il segretario comunale di San Nicola La Strada, dottor Salvatore Massi, ha informato i cittadini sannicolesi, tramite appositi manifesti ed il sito internet del Comune, che presso l’Ufficio Segreteria, sito al primo piano della Casa Comunale,1 è possibile sottoscrivere i moduli per la richiesta di n. 1 Referendum popolare abrogativo, ai sensi dell'art. 75 della Costituzione e in applicazione della legge 25 maggio 1970 n. 352 sul seguente quesito: "Volete voi che sia abrogato l'art. 2 della Legge 31 ottobre 1965, n. 1261, determinazione dell'indennità spettante ai membri del Parlamento, pubblicata sulla G.U. del 20 novembre 1965, n. 290?”. L'iniziativa di richiesta del referendum, voluta dall’Unione popolare e volta a raccogliere le firme per tagliare gli stipendi d’oro dei parlamentari, è stata pubblicata sul numero 93 del 20.04.2012 della Gazzetta Ufficiale. È sufficiente che i cittadini, maggiorenni, si rechino recarsi all'ufficio Segreteria con un documento di identità valido nei seguenti giorni: – lunedì e mercoledì dalle ore 09.00 alle 12.30 – martedì e giovedì dalle ore 16,30 alle 18.30. Il Termine ultimo per la raccolta delle firme è fissato al 26 luglio prossimo.