Via ai festeggiamenti in onore del SS. Salvatore Gesù
Giovedì 2 agosto u.s. ha dato il via ai festeggiamenti a Triflisco (Bellona) del 69° anniversario in onore del Patrono SS Salvatore Gesù che si prolungheranno fino a Sabato 11 p.v.. Ad annunciarlo è stato il Gruppo Parrocchiale Pastorale insieme al Parroco Don Paul Bernard con la pubblicazione di un opuscolo illustrativo distribuito ai residenti e che è disponibile presso le varie attività commerciali di Triflisco. Abbiamo incontrato il Parroco di Triflisco, Don Paul Bernard, il quale ci ha descritto dei cenni storici della chiesa: “L’attuale Chiesa del Santissimo Salvatore Gesù fu costruita nel 1960, con l’interno a navata unica arricchita da corredi e risalenti al Settecento; Adiacente alla chiesa fu costruita anche la casa canonica ed i locali per il servizio pastorale. L’opera, avviata negli anni ’60, non fu mai del tutto completata, tanto che, soprattutto per l’umidità della zona, molti dei locali adiacenti alla Chiesa furono presto abbandonati mentre la Chiesa ed i locali adibiti a sacrestia furono ristrutturati da parte dei fedeli e diretti dai vari parroci che si sono avvicendati negli anni. Tra questi ricordiamo, per la loro dedizione,: Don Francesco Addelio, Don Battista Scialdone, Don Antonio Iodice e Don Enrico D’Agostino”. Abbiamo incontrato la Delegata per la frazione di Triflisco, Dott.ssa Rosamaria Ramella, e nel chiederle un approfondimento circa la storia di Triflisco, così ci ha riferito: “Sulla collina Palombara fu costruita, nell’anno 833, dal Conte capuano Landulfo, una citta’ per ospitare i cittadini capuani scampati al massacro dei saraceni. La città fu chiamata Sicopoli, in onore di Sicone, principe di Benevento a cui Landulfo era soggetto. Nell’anno 841 si rifugiarono i capuani e vi rimasero fino all’856. Nel 1856 il mio antenato Ramella, originario di Oneglia Ligure (Imperia), giunse a Triflisco e in un casolare installò un frantoio per olive che rimase in funzione fino al 1900 quando i locali furono trasformati in Terme di Triflisco. In seguito, gli stessi, furono trasformati in bar, pizzeria con il nome di Torretta. Triflisco è ricca di acque sorgive dette acque del Salvatore. L’origine del toponimo: Triflisco deriva da “TRIS (tre) e FLICTUS (sorgente): tre sorgenti=Triflictus, che in seguito divenne Trifliscus = Triflisco. Sulla collina di Triflisco si può ammirare la cosiddetta Torre di Orlando che ricorda l’antica Sicopoli. Nei pressi di Triflisco era il Ponte Rotto i cui resti si notavano tra le acque del fiume Volturno. Durante gli Ozi di Capua, Annibale Barca costruì a Triflisco un ponte distrutto durante il II Conflitto Mondiale. Tra i diversi mulini ad acqua ricordiamo: mulino del fico, mulino del pioppo, mulino della Torretta, mulino della Molinella e mulino a Ponte. Nel Savone grande si curavano, con i bagni, i cavalli che soffrivano di “vermicosa” e dopo alcuni bagni riprendevano vigore e slancio. Le terme subirono una sosta durante la 2^ Guerra Mondiale e non ripresero più la loro funzione. Erano molto utili per la cura dei reumatismi. Secondo un’antica pergamena, a Triflisco nel 1157, esistevano un mulino e, per la navigabilità del Volturno, due porti uno a Capua e l’altro a Triflisco. Fino al 1875 l’intera contrada di Triflisco conservò intatto le sue antiche caratteristiche. La collina Palombara subì l’occupazione delle truppe saracene, romane, cartaginesi (Annibale vi crocifisse molti prigionieri), garibaldine, tedesche (1942) e Alleate (1944).” In merito al culto del popolo trifliscano a Gesù Salvatore la Dott.ssa Ramella ha così concluso: “Il culto trifliscano è molto più antico rispetto a quello della Parrocchia e della Chiesa del SS Salvatore. Al SS Salvatore fu dedicata una cappellina eretta nelle vicinanza dei mulini ad acqua di Triflisco. Essa fu elevata a Parrocchia nel 1950 e successivamente all’attuale Chiesa. Da allora la Comunità parrocchiale di Triflisco rinnova l’antica devozione al SS Salvatore Gesù con una suggestiva e tradizionale Processione per tutte le strade del territorio la prima domenica di agosto.”