Acqua Campania minaccia una riduzione idrica
Ancora una volta la società Acqua Campani, alle prese con un ormai annoso contenzioso con il Consorzio Idrico Terra di Lavoro di Caserta, sceglie l’arma della minaccia e annuncia una prossima riduzione idrica. Stavolta, come del resto è accaduto anche per il passato, il sindaco di Sparanise Mariano Sorvillo non ci sta a subire conseguenze per atti non imputabili all’amministrazione comunale o ai cittadini ed alza il tono della discussione tramite una lettera scritta stamani ed inviata ai vertici della due società, al prefetto di Caserta ed all’assessore regionale al ramo Giovanni Romano. “Visto il perdurare della problematica che ha origine dal contenzioso tra il CTIL e Acqua Campania voglio ricordare, in primis, – ha scritto il sindaco – che il Comune di Sparanise non ha debiti nei confronti degli Enti interessati, anzi, diversamente da altri, può ritenere di vantare dei crediti. I cittadini del comune di Sparanise sono tra i pochissimi dell'intera Provincia di Caserta a pagare, tramite bollette, le somme dovute direttamente al Consorzio Idrico Terra di Lavoro. Pertanto, risulta inaccettabile anche immaginare che i cittadini debbano essere penalizzati per responsabilità non proprie. Inoltre, la comunicazione inviate da Acqua Campania e dal CITL risultano oltremodo fastidiose anche alla luce degli incontri che il sottoscritto ha tenuto in sede regionale con l'assessore Romano e con i vertici di Acqua Campania e del Consorzio Idrico Terra di Lavoro; incontri durante i quali – prosegue Sorvillo – è stata più volte ribadita la posizione riguardante il Comune di Sparanise che nulla ha a che fare con le disastrose situazioni debitore fatte registrare altrove. E' dunque evidente che questa ennesima forma di ricatto, che si traduce nella minaccia di riduzione idrica, risulta stucchevole ed oltremodo sgradevole. Pertanto, – conclude – con la speranza di non vedere più il Comune di Sparanise comparire nella famigerata lista, chiedo che si proponga, al più presto possibile, un tavolo istituzionale idoneo a risolvere, una volta per tutte, l'ormai annosa problematica che ci vede citati ed in qualche maniera coinvolti solo in maniera strumentale”.