Un’estate di fuoco… a fuoco
L’estate 2012 è ormai giunta al termine e purtroppo sarà sicuramente ricordata per i numerosi incendi che hanno devastato troppe zone della nostra penisola. Ciò che più ci sconsola è il fatto che siano stati rarissimi gli incendi colposi e numerosissimi quelli dolosi, a dimostrare che ad alcuni cittadini italiani poco importa delle loro aree verdi.
In particolare, fa restare senza dubbio a bocca aperta l’episodio dell’incendiario della provincia dell’Aquila. L’uomo, un settantenne del luogo, è stato fermato grazie ai filmati della forestale che lo ritraggono mentre è intento ad appiccare il fuoco in un’area rurale di Carsoli a ridosso di un bosco. Il settantenne, ora, rischia la reclusione da quattro a dieci anni per incendio boschivo doloso. Ma questo non è purtroppo l’unico caso. È dispiaciuto immensamente, infatti, vedere la nostra costiera amalfitana, luogo di grande attrazione turistica noto in tutto il mondo per le sue bellezze naturali, invasa dal fuoco.
Un evento che testimonia l’importanza delle piante e del verde è la “festa dell’albero” la cui prima edizione in Italia fu celebrata nel 1898 ed è organizzata dalla provincia di Ravenna. In passato, per molti anni, il 21 marzo, in occasione dell’entrata della primavera, la festa veniva ricordata anche nelle scuole dove gli alunni mettevano a dimora delle piantine dopo essere state benedette. Il compito della ricorrenza è quello di far capire che gli alberi sono essenziali in quanto svolgono diverse funzioni fondamentali: evitano le frane grazie alle loro radici (ed è quindi da sopprimere anche il disboscamento), riducono l’inquinamento acustico, ma soprattutto svolgono la fotosintesi clorofilliana, processo grazie al quale viene assorbita l’anidride carbonica, dannosa per noi, e trasformata in ossigeno. Inoltre, viene anche raccolta un’immensa quantità di energia solare, da cui sappiamo dipendere la vita della terra, che è circa sei volte quanto consuma attualmente la civiltà umana.
Oltre a questi ed altri benefici per la sopravvivenza dell’uomo, non possiamo negare la serenità che percepiamo nell’ammirare un bellissimo panorama pieno di verde.
Pertanto, è necessario che ognuno di noi si impegni per fare in modo che l’umanità possa godere di questo dono grandioso. Ad esempio, nella Provincia di Ravenna viene osservata una legge la quale dispone che ogni comune metta a dimora un albero per ogni neonato a seguito della registrazione anagrafica. Si tratta, senza dubbio, di un’iniziativa che se fosse estesa in più zone farebbe in non molto tempo la differenza per l’intero paese.