I librai pretendono il pagamento in contanti dei libri di testo
Il consigliere comunale Lucia Annunziata del Partito Democratico lancia una denuncia contro quei librai che si fanno pagare i libri di testo della scuola primaria e chiede che il sindaco Pasquale Delli Paoli, di ritorno da Budapest dove ha concluso il ciclo di gemellaggi con altre città d’Europa, trovi una soluzione al più presto. “Il “nuovo” anno scolastico sta per cominciare” – ha affermato l’esponente democratica – “ma le difficoltà non mancano all’appello. Nei giorni scorsi, infatti, ci siamo recati, come consuetudine dal libraio di fiducia per ritirare i libri di testo per la scuola primaria (la consigliere ha bambini piccoli che frequentano la scuola primaria), ma ad attenderci c’era la novità del pagamento in contanti dell’intero importo. Ma l’istruzione nella scuola primaria, non è un diritto dei nostri figli?” – è quanto si chiede e chiede alle Istituzioni Lucia Annunziata – “Non credo che le diatribe ed i ritardi nei pagamenti da parte del Comune debbano ripercuotersi sulle famiglie già tartassate su tutti i fronti. Anche questo non può essere accettato. Il Sindaco trovi un accordo con le librerie e renda l’inizio di questo anno scolastico carico di aspettative positive per gli alunni, il corpo docente e le famiglie. Non poniamo l’attenzione su chi ha scelto di acquistare i libri senza rendersi conto della gravità della situazione” – ha proseguito – “ma pensiamo a quelle famiglie che, versando in condizioni economiche precarie, si trovano a dover sceglier tra il fare la spesa o acquistare i libri per due o tre figli per evitare situazioni di disagio nei confronti dei compagni. Non si può far leva sul senso di responsabilità dei genitori per i propri figli e lasciar cadere nel silenzio le mancanze di chi gestisce il bene pubblico. Invito tutti i cittadini a prendere una posizione netta” – conclude il consigliere del PD – “in questa vergognosa situazione: Non cediamo a queste forme di ricatto morale. Nessuno deve ledere il futuro, l’istruzione e la cultura dei nostri figli. Il Primo Cittadino, i dirigenti scolastici e le librerie trovino una soluzione nel più breve tempo possibile”. Visto il perdurare della crisi che da anni investe i Comuni e che ha portato al saldo delle somme dovute ai librai per i testi di scuola elementare con un anno di ritardo, questi ultimi si vedono costretti a chiedere ai genitori l’anticipo del costo dei testi, per poi restituire le somme anticipate dalle famiglie, appena riceveranno il saldo dai Comune. Ma sono in molti a dimenticare, forse, che la gratuità dei libri nella scuola elementare è prevista per legge dal 1964. Dal 1998 e con le successive leggi finanziarie, fino a quella del 2007 del governo Prodi, la gratuità è stata estesa alle scuole secondarie in forme legate al reddito, mentre di segno opposto la politica del governo Berlusconi che ha completamente cancellato queste risorse. Nella maggior parte delle famiglie italiane, tra l’altro, è bene ricordare che i libri di testo dei figli sono gli unici libri che entrano in casa. È, questo, l’ennesimo attacco al diritto di studio. È un furto a tutte le famiglie italiane, ed è un abuso lo scaricare le spese sulle famiglie, sugli alunni e sugli studenti.