Dimenticate le festività in onore di S. Francesco d’Assisi

Le mancate festività in onore di S. Francesco d’Assisi hanno suscitato, anche quest’anno, una sentita reazione di sdegno tra i numerosi fedeli bellonesi legati alla venerazione del poverello di Assisi. Negli anni passati un apposito comitato, con il beneplacito del parroco Don Antonio Iodice, organizzava le festività che, per ben tre giorni, richiamavano fedeli anche dai paesi viciniori. Nell’antica Cappella ubicata in Via Sorrentino si ritrovavano i devoti per la recita del S. Rosario e per assistere alla S. Messa officiata dal parroco. Via Sorrentino era abbellita con luminarie multicolori e, nelle ore della sera, dopo le sacre Funzioni, si svolgeva il tradizionale passeggio: un piacevole ritrovarsi tra amici, dopo le fatiche del giorno, per adocchiare la bellezza da corteggiare. Nella cappella era custodita un’antica statua del Santo che, alcuni anni addietro, fu asportata da ladruncoli rimasti impuniti. E l’allora comitato festeggiamenti si premurò di sostituirla con una nuova immagine dalle fattezze identiche alla precedente. In passato la Cappella era inglobata con l’adiacente convento dei Frati Cappuccini che accoglieva persone bisognose ed indigenti. A causa del trasferimento dei Religiosi ad altro convento, l’edificio fu destinato a residenza municipale la cui sede, in seguito, fu trasferita nell’attuale Casa Comunale ubicata in Via Moro. Oggi una catena chiude l’ingresso dell’antico edificio lasciato nel più completo abbandono. Le festività in onore di S. Francesco terminavano con il tradizionale concertino che, agli inizi si teneva nel largo Nazario Sauro poi trasferito nell’ampia piazza dedicata al giovane Francesco Carusone, uno delle 54 Vittime bellonesi della furia nazista. Si spera che si ricostituisca il comitato festeggiamenti per riportare in auge le festività in onore del poverello di Assisi. Solo così, oltre ad onorare il Santo, si renderanno felici i numerosi devoti che potranno ritornare tra le panche della Cappella e recitare le orazioni in Sua memoria, implorando la Pace e la Concordia fra gli uomini.            

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