Condannato il capoufficio che spia la posta elettronica dei dipendenti

Il capoufficio che legge abusivamente la posta elettronica dei propri subordinati può essere condannato penalmente. Secondo la Corte di Cassazione penale anche gli account sono tutelati dalla protezione del cosiddetto «domicilio informatico» indipendentemente dalla natura dei dati contenuti nella casella di posta elettronica. La sentenza 42021 del 26 ottobre 2012, resa dalla quinta sezione penale della Suprema Corte ha, infatti, ritenuto inammissibile il ricorso presentato dal responsabile di un ufficio condannato dalla Corte d’appello a un anno di reclusione per essersi introdotto abusivamente nel server di posta elettronica della società violando l’accesso a caselle postali e-mail di alcuni dipendenti dell’ufficio. La quinta sezione penale ha quindi confermato la sentenza di condanna a un anno di carcere ed un’ammenda di mille euro.

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