Un insolito presepe dalle Suore Riparatrici

Pensate ad un quintetto, ma non ad un tradizionale quintetto d’archi, o di fiati, o di soli ottoni. Pensate ad una insolita formazione strumentale composta da pianoforte, arpa, chitarra, violoncello e batteria.
Pensate poi che questi strumenti siano stati costruiti prevalentemente con materiali non propriamente “sonori” come la carta, il cartone, la plastica, ecc.
Non credo che, per un organico così insolito sia mai stata scritta della musica e non credo nemmeno che alcun musicista, per quanto esperto, possa essere in grado di eseguire qualcosa con questi strumenti.
Eppure io ho sentito  questi strumenti suonare.
Una musica straordinaria diretta alla parte più profonda di me, al centro delle mie emozioni, e che mi ha regalato un momento di vera gioia e pace interiore.
Sto raccontando quello che ho provato quando ho visto il presepe preparato dalle Suore Riparatrici di Caserta nella loro Scuola Elementare.
In linea con la tematica che sta guidando l’intero percorso educativo dell’anno scolastico 2012/2013 “Diamo una nota di….” anche l’allestimento natalizio è stato ispirato alla musica.
Un’opera fatta di pazienza, costanza, precisione e dedizione assoluta dalla quale traspare tutto l’amore che le Suore profondono nel loro operato, soprattutto in funzione della crescita sana, equilibrata,ed armoniosa di tutti i bambini e ragazzi che frequentano l’Istituto.
In un’epoca di elettronica, i-pod. i-phone e musica virtuale, questo presepe fantastico, quasi tratto dal mondo delle fiabe, è veramente unico, particolare e commovente.
E’ bello pensare che ogni mattina, alunni ed insegnanti, recandosi nelle proprie aule, possano ritrovare in questo piccolo palcoscenico la gioia vera del Natale.
Perchè è proprio nella cassa armonica del pianoforte a coda che prendono posto i protagonisti del miracolo d’amore più grande e più bello: il Bambino Gesù, Maria e Giuseppe.
E lo spartito aperto sul leggio, pronto per essere suonato, è quello della musica più cara ad ognuno di noi, la musica composte con le note dell’amore, dell’accoglienza, della gratuità, della gioia, della condivisione, dell’amicizia e della libertà.
Grazie Suore Riparatrici, grazie per quello che fate per i nostri ragazzi, per noi adulti e per la nostra città.

 

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