Oggi al via i saldi fino al 31 marzo
Nonostante campeggino cartelli un pò ovunque per le vie del centro, i saldi di fine stagione prenderanno il via ufficialmente solo oggi e si concluderanno il prossimo 31 marzo. A decretarlo una delibera della giunta regionale con la quale si è deciso di anticipare di qualche giorno le promozioni di fine stagione per venire incontro a quelle che sono le esigenze di commercianti e consumatori che, a causa della crisi, sono stati costretti ad attendere i saldi per cominciare a spendere. Non sempre la merce in saldo è sinonimo d’affare. Molto spesso i commercianti rifilano fondi di magazzino con l’escamotage dell’etichetta ammiccante. Per evitare che questo fenomeno si ripeta anche quest’anno, il presidente della giunta regionale Stefano Caldoro e il consigliere Martusciello hanno approntato un decalogo che è stato riconosciuto dalle organizzazioni di categoria che regolamenta l’andamento dei saldi. Queste le nuove regole: 1) Gli operatori economici devono indicare la composizione dei prezzi di vendita al pubblico, riportando, in maniera chiara sui cartellini esposti al pubblico, il prezzo intero del prodotto, la percentuale di sconto applicata ed il prezzo in saldo. 2) Il negoziante è tenuto ad applicare lo sconto dichiarato per cui, nel caso venga richiesto un prezzo diverso, il consumatore potrà pretendere che ci si adegui a quanto dichiarato sul cartellino. 3) Le merci in saldo devono essere indicate in modo inequivocabile per distinguerle da quelle poste in vendita al prezzo ordinario evitando ogni possibilità di confusione. 4) Il negoziante è tenuto a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se non è possibile la sostituzione, il cliente avrà diritto di scegliere se richiedere la riparazione del bene senza alcuna spesa accessoria, una riduzione proporzionale del prezzo o addirittura la risoluzione del contratto. 5) I negozianti convenzionati con carta di credito sono tenuti ad accettarla anche nel periodo dei saldi, così come è ammesso il pagamento a mezzo bancomat laddove sia esposto il relativo logo. Nonostante la grande attesa che c’è per le svendite, non c’è un clima di entusiasmo intorno ai saldi così come sottolineano i rappresentanti del Codacons. «Prevediamo il flop dei saldi invernali – spiega Carlo Rienzi – i cittadini in un momento di grave crisi come quello attuale, non ricorreranno agli sconti, e taglieranno ulteriormente gli acquisti. Rispetto ai saldi invernali dello scorso anno, quest'anno saranno un clamoroso calo, con riduzioni delle vendite che andranno dal 30 al 40%». Un crollo delle vendite che vede anche l’Adoc. Il Preisidente Carlo Pileri, stima «un budget di spesa non superiore ai 90 euro a persona. Le vendite di calzature (-25%) e abbigliamento di media-bassa qualità (-35%) saranno un vero e proprio flop, anche l’abbigliamento di alta qualità avrà segno negativo, il calo previsto è del 7%. Solo l’abbigliamento sportivo riesce a contenere i danni, perdendo solo il 2%». Secondo l’Adoc, «i saldi seguono l’andamento delle vendite prenatalizie, che hanno registrato un calo del 28%, per la prima volta sono calati anche gli outlet (-6%) e i centri commerciali (-8%), sono andati bene solo mercatini (+5%) e E-Commerce (+13%). Quest’anno un regalo su tre e’ stato riciclato, il 15% è stato addirittura fai-da-te. Cresciuti del 10% anche i baratti». Al di la delle stime, l’associazione non perde di vista la ragione per cui è nata: la salvaguardia dei consumatori. L’Adoc ha realizzato il decalogo di consigli anti-truffa, valido supporto nella scelta d’acquisto migliore. 1) Conservate sempre lo scontrino: non e’ vero che i capi in svendita non si possono sostituire. 2) Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. 3) Girate. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. 4) Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. 5) Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi. Un commerciante non puo’ avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto. 6) Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto. 7) Ricordate che sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto “in modo chiaro e ben leggibile” Prova dei capi: non c’è l’obbligo. 9) Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito (o bancomat), il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento. 10) In caso di truffa rivolgersi all’Adoc oppure all’Ufficio Comunale per il commercio o ai Vigili Urbani.