Pino Daniele in concerto, davvero “tutta n’ata storia”

Passato presente e futuro. Pino Daniele e il suo “Tutta n’ata storia” rappresentano questo e molto altro ancora. C’è il passato: James Senese, Tony Esposito, Rino Zurzolo, Tullio De Piscopo, Joe Amoruso, Rosario Jermano, Ernesto Vitolo, protagonisti di un movimento nato a Napoli negli anni ‘80,  quel Neapolitan power che ha  rappresentato una fusione unica tra  musica napoletana , blues , funk ,  jazz  e rock . C’è il presente perché altri artisti come Antonio Onorato, Enzo Gragnaniello e Raiz, sono lì sul palco a testimoniare che quel genere e quel modo di fare musica vive ancora . C’è il futuro: Michael Baker (batteria), Gianluca Podio (piano), Elisabetta Serio (tastiera), la nuova band che accompagnerà Pino Daniele nei prossimi concerti e che rappresenta quella voglia di continuare a suonare che sembra non esaurirsi mai. Sei date tutte sold out al Teatro Palapartenope di Napoli, un’occasione impedibile per ascoltare musica di qualità e anche un’occasione che si presenta  agli artisti per  ripercorrere  vecchie esperienze e rivivere  antiche emozioni. Comincia con “Terra mia” e “Qualcosa arriverà” eseguite unplugged in un’atmosfera quasi intima tra Pino e il suo pubblico. Gli ospiti vengono presentati uno alla volta , come a  voler sottolineare il ruolo speciale che ognuno di loro ha avuto: “persone che incontri e che ti restano nel cuore e nell’anima per sempre “. Gli artisti sfilano sul palco accompagnando con nuovi e insoliti arrangiamenti brani storici come “Lazzaro felice”, “Putesse essere allero”, “Donna Cuncetta”, “Quanno chiove”, “Quando”, “‘O scarafone”, “Je so pazz” seguita da un magnifico assolo di Antonio Onorato e “’O fra” accompagnata dalla voce di Raiz. Spesso Pino Daniele scompare dietro le quinte  lasciando ampio spazio agli ospiti: James Senese con il suo sassofono  si esibisce prima in un assolo e poi con “Campagna”,   Tony Esposito  sfoggia insoliti strumenti ed esalta il pubblico con “Kalimba de luna”,  Tullio De Piscopo  sorride mentre si cimenta in un inimitabile assolo di batteria, Joe Amoruso si esibisce al piano con un brano definito commovente dallo stesso Pino Daniele e Rino Zurzolo  con il suo contrabbasso incanta il pubblico mentre sembra quasi sospeso tra armonia e follia. Rimane lo spazio per gli abbracci, le risate, le battute, l’ironia , e gli sguardi di complicità. Si chiude con “Napul’è” omaggio dovuto alla città che li ha cresciuti e che ha reso possibile tutto questo.  Cala il sipario, così,  “tra i ricordi e questa strana pazzia”.

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