Il candidato Antimo Cesaro nella sede di Italia Futura

Presso la sede dell'Associazione “ITALIA FUTURA” di San Nicola la Strada, sita alla via XX Settembre 86, il prossimo 12 febbraio 2013, con inizio alle ore 17.30, il consigliere comunale Enrico Nuzzi presenterà a tutti gli aderenti il Prof. CESARO Antimo capolista della “Scelta Civica con Monti” di Campania 2, che è anche coordinatore regionale di IF Campania. Il prof. Cesaro, figlio di genitori infermieri, dopo essersi laureato in giurisprudenza, ha perfezionato gli studi in filosofia del diritto ed ha conseguito un dottorato in Filosofia politica, ed è docente in Scienza e Filosofia politica e di Ermeneutica del linguaggio politico presso la Seconda Università degli Studi di Napoli. Cesaro, impegnato da anni in attività di promozione sociale per lo più legate alla valorizzazione della creatività e alle buone pratiche nella promozione e valorizzazione dei beni culturali in Campania, ha mostrato profondo interesse per il territorio casertano, sia sotto il profilo turistico che territoriale ed economico. “Onestà e competenza, quindi, sono le nostre priorità” – ha affermato Cesaro nelle sue prime uscite elettorali – “Vogliamo poi dare sostegno alle imprese con la detassazione del lavoratore compensandola col sacrificio del capitale di rendita, perché bisogna rendere il costo del lavoro più leggero. In Terra di Lavoro vogliamo potenziare il settore Agroalimentare con la bonifica della terra ed il sostegno all’agricoltura, ma vogliamo ridare slancio anche ai Beni culturali, al Turismo come sistema e non solo alla Reggia. Vogliamo poi, più legalità e prevenzione a scuola, all’università; vogliamo dare slancio alla ricerca e dare respiro alle forze dell’ordine per sorvegliare adeguatamente il territorio. Abbattimento dei costi della politica, lotta senza tregua all’evasione e semplificazione della macchina dello Stato. Mai più un presidente di Provincia minacci di chiudere i termosifoni di una scuola se prima non ha spento il riscaldamento dei suoi lussuosi e paludati uffici e rinunciato fino all’ultimo dei suoi privilegi. Mai più. il nostro Paese non ha bisogno di grandi opere ma di opere grandi. E, a mio sommesso avviso sono opere grandi, degne non del Paese di Bengodi, ma, più sommessamente di in Paese Civile: la messa in sicurezza e l’ammodernamento delle scuole dei nostri figli; la costruzione di asili-nido, come sostegno alla famiglia e all’occupazione femminile; la costruzione di residenze universitarie.

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