Manifestazione Borsa di Studio Nicandro Izzo vittima della camorra
Domani al premio "NICANDRO IZZO" arrivano anche LUIGI NECCO della RAI, il viceprovveditore Francesco Saverio De Martino, il giudice Raffaello MAGI, il guiornalista Raffaele SARDO, il Direttore del Distretto di Polizia penitenziaria, la Direttrice della Scuola di Polizia penitenziaria, le Direttrici e i Comandanti dei Carceri campani di Poggioreale (Na), Santa Maria Capua V. e Carinola.
Una giornata da incorniciare e da conservare bene nella memoria: domani 31 gennaio, alle ore 10,30 presso la scuola media di Pignataro Maggiore, in occasione dei 30 anni della morte dell'appuntato "Nicandro Izzo", vittima del dovere, a Pignataro Maggiore verranno magistrati, giornalisti, politici e i vertici degli Istituti penitenziari campani. Tutte adesioni di alto profilo istituzionale. Hanno confermato la loro presenza alla manifestazione, infatti, tutte le autorità invitate e le amministrazioni comunali dell'agrocaleno con i loro sindaci e rappresentanti: Francesco Saverio De Martino, Provveditore vicario dell'Amministrazione penitenziaria della Campania, il dott Giuseppe Centomani, Direttore Distrettuale per la Giustizia minorile della Campania, il magistrato Raffaello Magi, presidente del Tribunale delle misure di prevenzione di Santa Maria, il biografo e giornalista di Repubblica Raffaele Sardo, il giornalista RAI, Luigi Necco, la dott.ssa Laura Passaretti Direttrice della Scuola di formazione di Polizia Penitenziaria, la dott. ssa Teresa Abate, Direttrice del Carcere di Poggioreale a Napoli, la dott.ssa Carlotta Giacquinto, Direttrice del carcere di Santa Maria C. V, la dott. ssa Carmela Campi, Direttrice del Carcere di Carinola, il Ten. Colonnello Salvatore Razzino, Direttore del Carcere militare di S Maria Capua Vetere e la dott.ssa Patrizia Piccolo, responsabile relazioni esterne del carcere di Carinola. E poi il comandante del carcere di Poggioreale a Napoli,Commissario Salvatore D'Avanzo, il Comandante del carcere di S Maria Capua Vetere, commissario Gaetano Manganelli, il comandante del carcere di Carinola Egidio Giramma E poi ancora altre personalità di spicco nell'ambito della giustizia in Terra di Lavoro: il dott Ansemo Bovenzi, Direttore delll'Istituto "Angiulli" di S Maria Capua Vetere, il dott Raffaele D'Ambrosio, Comandante della Caserma "Andolfato" di S Maria Capua Vetere, il Commissario Cesare Martucci, il cappellano militare don Giuseppe Palmesano, i sindaci ed i Comandanti delle Caserme dei carabinieri di Pignataro Maggiore, Sparanise e Calvi Risorta, comandanti Antonio Di Siena e Massimo Petrosino. Questi ed altri rappresentanti delle istituzioni, saranno presenti a Pignataro Maggiore, presso l'aula magna della Scuola Media alla cerimonia di premiazione degli alunni che hanno vinto le 7 borse di studio "Nicandro Izzo", l'appuntato di polizia penitenziaria ucciso dalla camorra il 31 gennaio 1983 a pochi passi dal carcere di Poggioreale. Tra gli altri, saranno presenti la Signora Maria Senese, moglie del povero Nicandro Izzo, il dott. Mario Marrandino, storico economo del Carcere di Poggioreale e amico di Nicandro, Roberto Fiorillo, coordinatore dell'ass. Le Terre di Don Peppe Diana, il giornalista Salvatore Minieri e l'Ispettore capo della P. P. e Consigliere comunale Giorgio Valente ed il comandante della Polizia municipale Alberto Parente. La borsa di studio, voluta dalla famiglia e dal Dirigente Scolastico prof. Paolo Mesolella, nasce in occasione del trentennale della scomparsa di Nicandro ed ha coinvolto sessanta alunni della Scuola Media. Nicandro era nato il 1 dicembre 1944 a Calvi Risorta, di qui era partito il 30 marzo del 1967 per arruolarsi nel Corpo degli agenti di custodia. A La Spezia rimase fino al gennaio 1970, per poi essere assegnato, nel luglio del 1976, alla casa circondariale di Poggioreale a Napoli dove prestò servizio fino al 31 gennaio del 1983 data della sua morte. Era stato assunto al controllo e all'accettazione dei pacchi indirizzati ai detenuti. Evidentemente le rigide regole cui Nicandro si sottoponeva non piacquero alla camorra che, vistasi ostacolata, lo uccise. La mattina di quel 31 gennaio 1983, infatti, Nicandro fu freddato da un colpo di pistola alla testa mentre a piedi stava raggiungendo Porta Capuana dove avrebbe preso il pullman per tornare a casa. Ora la borsa di studio ne ricorda il sacrificio in un'apposita manifestazione in occasione dei 30 anni della sua scomparsa. Gli studenti vincitori riceveranno borse in denaro offerte generosamente dalla moglie del povero Nicandro.