Qualcosa in più – Recensione

"Il romanzo che ho appena finito di leggere, Qualcosa in più, di Eleonora Castellano, è una storia raccontata con delicatezza e garbo, nonché con profonda comprensione della diversità dei ragazzi cosiddetti "diversamente abili".
E' la storia di due persone, una è la sorella maggiore, normodotata, anzi superdotata, perché fa la ricercatrice in un istituto di ricerche biochimiche dell'Università di Milano, di nome Agnese; l'altro, Mauro, è il fratello affetto da sindrome di Down.
I due protagonisti perdono i genitori in un tragico incidente d'auto, e da quel momento Agnese si deve occupare a tempo pieno del fratello, fino ad allora non del tutto accettato ed amato per quello che è: un ragazzo Down.
Dal giorno della scomparsa dei genitori, Agnese si ritrova da sola con Mauro, impara a rispettarlo ed apprezzarlo con tutti i suoi limiti ma anche con le sue capacità e virtù, che spesso la lasciano esterrefatta.
Quando si rende conto che Mauro, nonostante la sindrome perversa che lo ha colpito, ha dei momenti di introspezione personale ed interpersonale profondi, che mai la sorella avrebbe immaginato potessero albergare nel fratello, ne rimane positivamente colpita ed inorgoglita.
La storia si dipana da quel momento in poi su due piani paralleli: il primo, racconta l'innamoramento tenero ed innocente del fratello per una ragazza affetta dallo stesso sintomo, di nome Anna; il secondo, dell'infatuazione infantile ed immatura di Agnese per il suo bello ed impossibile collega di ricerche, Fausto.
Complice un viaggio nella splendida cornice dell'isola di Lampedusa, dove Agnese accompagna il fratello per una vacanza estiva, con l'intento di rafforzare le capacità di relazione, di autonomia e di autostima dei ragazzi Down, Agnese trova il vero amore. Cade il velo di sottile ipocrisia e di immaturità che ammanta la sua infatuazione per Fausto e si innamora con tutta se stessa di Mirco, il migliore e più apprezzato degli educatori da parte del fratello, Mauro.
Una bella storia, raccontata con stile e garbo impareggiabile, una lettura piacevole ed allo stesso tempo pedagogica.
Faccio i miei migliori complimenti all'autrice e consiglio vivamente di leggere il libro."

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