Tour elettorale di Khalid Chaouki in Terra di Lavoro
Ricomincia dalla città di Caserta il tour elettorale di Khalid Chaouki in Terra di Lavoro. Il Responsabile “Nuovi Italiani” del Partito Democratico, candidato alla Camera dei Deputati nel Collegio Campania 2, incontrerà oggi, lunedì 11 febbraio, alle ore 16.00, presso il Dipartimento di Scienze Politiche “Jean Monnet”, professori ed esperti e rappresentanti del terzo settore.
Al centro del dibattito: la promozione della cittadinanza attiva ed in particolare quella giovanile, l’importanza del dialogo interculturale tra le nuove generazioni e la lotta ai fenomeni di esclusione sociale. Il confronto sarà anche l’occasione per una più attenta riflessione sul Mezzogiorno inteso come piattaforma logistica, digitale, energetica, e dei saperi nel Mediterraneo.
Ad arricchire ulteriormente il pomeriggio “elettorale” del giovane giornalista e autore di “Salaam, Italia! La voce di un giovane musulmano italiano”, l’incontro a Casapulla con El Mostafa Minaoui, Presidente dell’Associazione Multietnica Marocchini Caserta.
Alle 18.30, invece, interverrà ad un focus tematico dal titolo: “Nuovi Italiani per una Nuova Italia” organizzato dal Circolo cittadino del Partito Democratico di Casagiove. Ai saluti iniziali del Segretario Carlo Comes, seguirà l’introduzione del Prof. Luigi Gravina, già Vice Presidente Nazionale dell’Associazione Amici di Raoul Follereau (AIFO). Previsti, tra gli altri, gli interventi di Paolo Di Lauro, Responsabile Provinciale Politiche Sociali Giovani Democratici Caserta; Sergio Vellante, Professore Ordinario di Ingegneria Gestionale e Ambientale, Seconda Università degli Studi Napoli; e del Medico, volontario dell’ambulatorio per immigrati, Renato Natale, che offrirà alla discussione il suo prezioso contributo derivante da una straordinaria esperienza umana e professionale.
Khalid Chaouki concluderà la sua seconda tappa casertana incontrando a cena Peppe Pagano, l’ideatore della cooperativa “NCO” – “Nuova Cucina Organizzata”; un modello di impegno e sviluppo, per quell’Italia più giusta che intendiamo costruire, non solo da sostenere, ma anche da esportare.