Frammenti di vita che conquistano testa e cuore
Quante volte la ragione è offuscata dalla demenza che è causa della sottile malinconia della nostra vita. E quante volte la realtà supera ciò che la fantasia umana è in grado di immaginare. Per questa ragione, sarebbe interessante per ognuno di noi raccogliere una parte delle situazioni vissute quotidianamente, cercando di trarre da esse insegnamenti e “moniti per le future generazioni”.
Con questo spirito, Gabriele Ottaiano ha affrontato la stesura del volume di racconti intitolato “Le umane demenze”, opera in cui l’Autore raccoglie frammenti di vita vissuta e immaginata regalandoli al lettore in una prosa leggera ma carica di sensazioni ed emozioni. Gli scenari e le ambientazioni sono molteplici, così come mutevole è la cornice temporale entro cui si snodano i racconti. La particolarità è che anche quando si ha la sensazione di trovarsi dinanzi a qualcosa di straordinario, si è sempre in presenza dell’elemento umano: appunto, la demenza, che mai abbandona lo spirito degli essere umani.
Dunque, nei brevi racconti – editi dalla Accademia della Musica Partenopea “Luigi Paduano” e preceduti dalla nota introduttiva di Sergio Saggese – l’Autore fotografa episodi di vita comune. Il lettore non faticherà a divertirsi per le situazioni narrate, si sentirà vicino ad alcuni dei personaggi che animano il libro e scoprirà che molti episodi non sono poi così diversi da quelli che ha vissuto. Così come avviene nella vita, anche nei racconti di Gabriele Ottaiano c’è tutto e il contrario di tutto: i racconti in cui si narra di amori che sbocciano e storie che finiscono, di famiglie forti e solide e inevitabili disgregazioni esemplificano la logica che anima il libro, riproduzione artistica del bipolarismo che caratterizza le nostre vite
E non è da escludere che il lettore, una volta terminata la lettura di tutti i racconti, decida di riprendere in mano le belle pagine di Gabriele Ottaiano. Così, potrebbe imbattersi in nuove emozioni, capire qualcosa in più della propria personalità e dell’umanità tutta.