PriMo, la wi-fi ideata da due cervelli italiani in fuga
Cervelli in fuga dall’Italia che poi tornano in patria e lì creano un’applicazione destinata ad essere riconosciuta come un’invenzione di importanza universale. I due ingegneri Gianluca Verin e Karim El Malki (questi di padre egiziano), dopo aver lavorato per la Eriksson a Stoccolma, sono ritornati in Italia nel 2004 e a Vicenza hanno fondato la start-up Athonet; sono gli inventori di PriMo (Private Mobile), un’applicazione che, attraverso un software, riesce ad “allocare” in un computer una linea privata Internet portatile. Detto così, sembrerebbe l’ennesima frontiera ultratecnologica, utile soltanto a sfidare se stessa e a sorprendere gli utenti, invece l’invenzione made in Italy ha già fornito preziosi impieghi e si candida a vincere al Mobile World Congress di Barcellona, uno dei più importanti eventi mondiali di telefonia e tecnologie di rete, nella categoria “miglior uso della tecnologia in situazioni di emergenza o umanitarie”. La novità sperimentata dai fondatori di Athonet è stata impiegata lo scorso maggio nel campo d’emergenza “Friuli1” a Mirandola, uno dei centri più colpiti dal terremoto in Emilia Romagna: le reti telefoniche ed Internet erano ormai fuori uso, così PriMo ha fatto il proprio esordio e, compattato in un semplice computer connesso ad un’antenna con sistema a microcella, ha consentito agli abitanti di Mirandola di riottenere linea telefonica e connessione Internet. Un progetto di rete wi-fi che, quindi, fornisce una rete di connessione privata pur non disponendo di impianti che, in caso di calamità e in condizioni di emergenza come appunto sismi e alluvioni, spesso risultano danneggiati. Lasciare un posto fisso a Stoccolma ha ripagato le due brillanti menti e li ha condotti a creare un’idea di eccezionale valore.
(Fonte: La Repubblica, 26 febbraio 2013, p. 49)